“E pensare che c’era Gaber”: Andrea Scanzi al teatro di Limbiate
LIMBIATE – Sabato 1 febbraio 2020 h.21:00 lo scrittore e giornalista Andrea Scanzi sarà al teatro comunale di Limbiate
con “E pensare che c’era Gaber”: racconterà dove lo ha conosciuto, cosa ha imparato da lui e quanto, di ciò che forse non è stato ancora detto, ci ha lasciato.
C’è da immaginare che, come succede altrove, arriveranno lunghi applausi a dimostrazione dell’apprezzamento per il genio di Giorgio Gaber.
Scanzi condurrà il pubblico in un viaggio tra i suoi anni artistici e teatrali con Sandro Luporini (scrittore, paroliere e pittore di Viareggio, che di lui ha detto: “Giorgio era l’anima del mare. Stava lì a guardarlo per ore, ad ascoltare l’umanità. Non c’era
nato Giorgio in Versilia, ma ci è morto. In punta di piedi, come ci ha vissuto”).
Alle spalle di Andrea Scanzi, immagini indimenticabili e le sue canzoni, per accompagnarne il racconto come uomo e artista.
Per Gaber l’essere umano è sempre stato il punto focale così come il rispetto del pensiero, la cui libertà considerava intoccabile. Gaber, attraverso opere dal profondo contenuto umano e sociale, è stato capace di infondere messaggi a volte scherzosi, a volte scomodi, carichi di contestazione, ma pur sempre illuminanti e senza fare mai sconti a nessuno. Tuttavia, non ha mai omesso l’auspicio di un positivo cambiamento nella società, le persone, lo Stato.
Scanzi ne parlerà con devozione poiché molto lo lega a lui, essendosi laureato nel 2000 con una tesi su Gaber e i cantautori di quella generazione. Andrea conosceva Gaber, di lui amava dire: “Ma perché questo ventenne sa tutto di me?”. Se non si fosse ammalato, sarebbe stato correlatore della sua tesi di laurea.
Lo spettacolo, con la regia di Simone Rota, è la versione rivisitata del precedente “Gaber”, messo in scena con più di 150 repliche all’attivo.
“Ho visto per la prima volta Giorgio nel ’91 a Fiesole – racconta l’autore – da allora gli voglio bene; sono terrorizzato dall’idea che la sua memoria si perda. Il nome Gaber lo conoscono tutti, ma il Gaber più forte, geniale, è spesso quello che meno si conosce. Sono convinto che Gaber e Luporini siano stati profetici almeno quanto Pasolini. In ogni loro canzone e monologo ci sono elementi di lucidità e di profezia incredibili. Io scrivo per lavoro, incessantemente, ma non per questo smetto di diffondere il suo messaggio litigando, ogni volta col mio tempo… glielo devo per affetto, ma soprattutto per ciò che ha lasciato a tutti noi.”.
Queste le affettuose parole di Andrea.
Gaber, se ci fosse ancora, avrebbe molto da dire: con quell’irresistibile mimica addosso, con quel sorriso tra il simpatico e l’ironico con cui sapeva addolcire persino i testi più duri.
Sarà un prezioso e spesso inedito racconto, quello del 1 febbraio nell’ampio teatro di Limbiate.
Costo biglietti: poltronissima € 25, ridotto € 22; poltrona € 22, ridotto € 19 ( ridotto: studenti e over 65)
Biglietteria teatro Via Valsugana Limbiate: mercoledì e sabato dalle h.16,00 alle h.19,00.
On line: www.melarido.store, www.teatrocomunalelimbiate.it (senza costi aggiuntivi) e su www.vivaticket.it
(con piccolo costo prevendita per scelta posto). Info teatro: [email protected]
26012020