Coronavirus, Licata: “Prima la latitanza, poi lo strafalcione… nemmeno in questa situazione c’è buonsenso”
SARONNO – “Non riescono proprio. Nemmeno in un momento così delicato dove l’invito è quello a mantenere bassi i toni per evitare il panico, perché l’obbiettivo è e deve essere quello di rassicurare i cittadini”.
Inizia così la nota condivisa ieri sera da Francesco Licata, capogruppo del Pd. (la pubblichiamo con un pizzico di ritardo per un problema tecnico di cui ci scusiamo con l’interessato e i lettori)
Il Sindaco latita dall’inizio dell’emergenza, non una parola è trapelata dal primo cittadino rivolta ai Saronnesi, quando invece erano necessari messaggi rassicuranti, con un unità di crisi convocata domenica e di cui non si sa nulla.
È invece di stamattina (ieri) uno strafalcione clamoroso, appena ripreso anche dai media nazionali, dove addirittura si ipotizzano 1.200 morti potenziali a Saronno in caso di contagio esteso a tutta la città (più dei morti di tutta la Cina, nemmeno fosse la peste).
Forse peggio, quasi impossibile ma ci sono riusciti, gli esponenti leghisti che ieri si sono prodotti in due comunicati sprezzanti, fuori luogo e del tutto inutili.
Il messaggio di oggi (ieri ndr) del Presidente del Consiglio era finalizzato a chiarire che l’approccio deve essere comune, non differenziato in funzione della regione. L’Italia è stata la prima e l’unica a chiudere ai voli provenienti dalla Cina, adottando di fatto le misure più restrittive in Europa. La risposta data dalle nostre istituzioni è stata la più corretta ed infatti la propagazione del Virus sembra essersi circoscritta.
Ma tutto ciò non basta ai padani nostrani, meglio avere sempre un nemico da combattere, qualcuno da accusare ed attaccare quando il “buon senso”, da loro stessi invocato, richiederebbe tutt’altro. La forza, il coraggio e la qualità si dimostrano restando lucidi nella fatica, soprattutto quando il mondo impazzisce. È questo che ci viene chiesto, nulla di più.
Che amarezza…
26022020