Gerenzano, alla Regione 1,2 milioni di euro per gli argini del Bozzente nei pressi della discarica
GERENZANO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del Comitato per la Bonifica della Discarica di Gerenzano firmata dal portavoce Comitato per la Bonifica della Discarica di Gerenzano.
Un altro importante tassello si è aggiunto al complesso puzzle che porterà alla definitiva bonifica della discarica di Gerenzano.
La regione Lombardia ha individuato alcuni interventi prioritari, strutturali e di manutenzione straordinaria per la mitigazione del rischio idrogeologico finanziabili con i fondi disponibili nel bilancio regionale nelle annualità 2019, 2020 e 2021 per un valore pari a 19 milioni di euro.
Nell’ambito di questo capitolo di spesa, la giunta regionale ha approvato un finanziamento di 1.200.000 euro per la modellazione e messa in sicurezza degli argini del Bozzente in prossimità della discarica di Gerenzano nei territori dei comuni di Gerenzano e Rescaldina. Questo intervento è urgente perché il torrente, durante le sue piene, erode le sponde che confinano con la discarica trascinando a valle rifiuti e liquami vari. Il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi svolgerà il ruolo di Ente attuatore dell’intervento che si pensa verrà ultimato entro l’anno 2022.
Oltre alla modellazione degli argini del Bozzente è in corso l’adeguamento della maglia di monitoraggio dell’inquinamento della falda freatica a valle della discarica di Gerenzano. Quest’ultimo progetto sta incontrando difficoltà a causa dell’area di espansione della Cava Fusi che complica la corretta ubicazione dei piezometri più importanti per individuare in tempi utili l’inquinamento della falda. Rimangono altri due problemi sollevati dal Comitato e mai affrontati: il censimento di vaste aree inquinate ma non riconosciute come tali limitrofe alla discarica di rifiuti urbani e la bonifica definitiva del sito.
L’obiettivo ultimo del Comitato per la Bonifica della Discarica di Gerenzano sarà quello di rendere fruibile al pubblico una vasta area sanata e non più pericolosa per la salute pubblica. Fino a qualche anno fa tutto questo sembrava impensabile ma, anche in virtù del nostro impegno partito nel 2014 con il nostro rapporto sull’inquinamento della falda a valle delle ex discariche, e grazie alla nostra paziente, lenta, ma determinata opera di sensibilizzazione della popolazione, degli apparati politici, amministrativi e della Regione Lombardia tutto questo diventerà realtà.
04022020