Coronavirus, le mascherine nascono alla Spasciani di Origgio: “Si lavora su 3 turni”
ORIGGIO – “Malgrado il nostro prodotto non sia adatto per essere venduto a privati dobbiamo fronteggiare un vero e proprio boom di richieste che rappresentano un problema anche sul fronte della mera gestione. La produzione passata su più turni e comunque è già tutta prenotata per diversi mesi”. Sono le parole di Andrea Spasciani manager della Spasciani azienda con sede in via Saronnino specializzata nella produzione di un’ampia gamma di prodotti studiati e realizzati per la protezione delle vie respiratorie.
Un’eccellenza italiana che ieri è stata anche protagonista di un servizio su Skytg24.
“Noi produciamo maschere e prodotti di alta gamma – continua il manager – ovviamente il nostro target non sono i privati e le farmacie ma i distributori tecnici di dispositivi di protezione personali”. Una produzione decisamente tecnica che però in queste settimane viene subissata di richieste: “Ovviamente in questo periodo ci chiedono materiali davvero un ’bout tutti: singoli cittadini, istituzioni e ovviamente farmacie e attività commerciali”. Un boom di richieste iniziato col nuovo anno: “Siamo passati da un turno di produzione a tre ma abbiamo già programmato commesse per mesi. Ad essere richieste sono soprattutto le mascherine filtranti consigliate dall’Oms (Ffp2 e Ffp3). Nelle nostre stesse condizioni ci sono anche le altre aziende del settore”.“Al momento lo stock è esaurito e stiamo producendo per rispondere agli ordini, che evadiamo seguendo un ordine cronologico, e abbiamo già prenotazioni per i prossimi mesi. Ovviamente non possiamo rifornire i privati cittadini anche se le richieste sono molte e continue”.
La storia
Tutto inizia 1892 quando Riccardo Spasciani intuisce l’importanza di progettare e produrre apparecchiature per prevenire gli infortuni sul lavoro e fonda in un laboratorio nel cuore di Milano. Complice una crescita rapida e decisa lungo tutto il corso del XX secolo, l’azienda si trasferisce prima a Baranzate, dove rimarrà per 46 anni e poi ad Origgio, nel moderno stabilimento che è tuttora il quartier generale. È qui che sono nate le maschere militari e gli occhiali per i soldati della Prima e della Seconda guerra mondiale e delle guerre coloniali, le maschere antipolvere per i lavoratori del XX secolo e i primi autoprotettori ad ossigeno per uso minerario e pompieristico. Insomma l’azienda origgese è un’azienda leader nel settore dove opera con brevetti originali, tuttora unici nel panorama dei dispositivi di protezione individuale. Del resto quella origgese è una della poche, meno di 5, aziende italiane specializzate nella produzione di dispositivi per la protezione delle vie respiratorie un settore decisamente di nicchia non solo a livello italiano.