Maltempo, misure urgenti per l’agricoltura della Lombardia
MILANO – Largo consenso ieri in consiglio regionale al Pirellone di Milano sulla mozione presentata dal Gruppo Fratelli d’Italia (primo firmatario Claudio Mangiarotti) che invita il presidente della Giunta a chiedere al Governo la proclamazione dello stato di calamità naturale per i gravi danni subìti dal comparto agricolo lombardo a seguito delle precipitazioni di eccezionale intensità che si prolungano dal mese di febbraio. In particolare i produttori vitivinicoli dell’Oltrepò Pavese lamentano una probabile riduzione della vendemmia dell’80 per cento, mentre in Lomellina non è stato possibile in molti casi provvedere alla semina del riso per l’inaccessibilità dei campi parzialmente o totalmente allagati.
Nel documento si chiede anche la convocazione di un incontro per pianificare ulteriori interventi a supporto del settore agricolo, la possibilità di derogare ai vincoli sull’utilizzo di prodotti fitosanitari a tutela dei raccolti e infine la garanzia di procedere nei tempi più rapidi possibile alla liquidazione dei ristori valutando di affiancare ai fondi nazionali anche risorse regionali.
Nel dibattito è intervenuto Ivan Rota (FI) che ha condiviso lo spirito e i contenuti della mozione a tutela della filiera agroalimentare lombarda duramente provata dai cambiamenti climatici. Giovanni Malanchini (Lega) ha chiesto dal canto suo di integrare il testo con la richiesta di adeguate risorse economiche per finanziare lo stato di calamità, integrazione accolta dal proponente. Il consigliere Marco Carra (PD) ha espresso condivisione sulla mozione preannunciando il voto favorevole del suo gruppo tranne che sulla richiesta di deroghe all’uso dei fitofarmaci. Dichiarazione totalmente favorevole al testo è giunta da Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale).
L’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi nel suo intervento ha evidenziato il lavoro in atto in Lombardia per prevenire le crisi climatiche sia sul fronte siccità che su quello delle piccole o grande alluvioni. Ha peraltro precisato che lo stato di calamità è già stato richiesto dalla Giunta in data 30 maggio scorso chiedendo dunque al proponente di modificare il testo sul punto.
(foto archivio)
03072024