Protezione Civile, Licata: “La legge regionale crea conflitti tra gruppi di volontariato, Regione faccia chiarezza”
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MILANO – “Regione chiarisca meglio i ruoli e le competenze dei Gruppi Comunali e Provinciali di volontariato, rispetto ai Comitati di Coordinamento del Volontariato istituiti dalla legge regionale nel 2021, e prevenga ogni possibile sovrapposizione, creando le migliori condizioni di collaborazione e sinergia”. Questo il commento del consigliere regionale Giuseppe Licata, che nella seduta di Consiglio di oggi ha presentato un Ordine del Giorno che chiedeva di fare chiarezza sulle modalità organizzative e operative con cui si coordinano sul territorio gli attori del sistema di Protezione Civile, alla luce di alcune criticità emerse negli ultimi anni.
“Il mondo del volontariato è fatto di persone straordinarie – continua Licata – che mettono il loro tempo e la loro professionalità al servizio degli altri, in momenti di festa ma anche, e soprattutto, in quelli di emergenza. Per la grande importanza ed il valore civico del lavoro che svolgono, è opportuno che le istituzioni tutelino il loro impegno, attraverso un’organizzazione quanto più efficiente e trasparente”.
Con la legge regionale del 2021, però, si sono create alcune ambiguità nei compiti dei soggetti riconosciuti dalla stessa legge regionale, soprattutto tra i gruppi di volontariato comunali, che fanno capo ai Comuni e alle Province, e i Comitati di Coordinamento dei Volontari, collegati alla Regione.
“L’Ordine del Giorno di oggi – dice Licata – chiedeva a Regione di raccogliere sui territori le istanze e le eventuali criticità generate dalla legge regionale ed eventualmente rivedere la norma, nell’ottica di migliorare la sinergia tra tutte le organizzazioni di volontariato. Un modo per evitare sovrapposizioni e spiacevoli tensioni. Una situazione da chiarire, soprattutto per una realtà come la Protezione Civile, che deve poter operare con la massima efficienza in momenti di emergenza”.
Una richiesta che è stata però respinta dalla maggioranza: “Regione ha il dovere di fare chiarezza – conclude Licata – soprattutto per il rispetto dovuto ai volontari che si prodigano con generosità sul territorio. A breve riproporrò la questione in Commissione”.