Pietra d’inciampo: Cesano Maderno ha ricordato Luigi Camisasca
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CESANO MADERNO – Passato e futuro, memoria e speranza: tutto questo si è tradotto in emozione e partecipazione durante la cerimonia, nei giorni scorsi, per la posa della Pietra d’inciampo in ricordo di 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐂𝐚𝐦𝐢𝐬𝐚𝐬𝐜𝐚, cesanese, deportato in Germania e mai più tornato dalla prigionia.
Davanti al monumento ai Caduti di via San Bernardo sono intervenuti, per i saluti istituzionali, il vicesindaco di Cesano Maderno Francesco Romeo e l’assessora alla Cultura Martina Morazzi, insieme al vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza Claudio Rebosio, al presidente del Comitato Pietre d’inciampo Fabio Lopez ed ai rappresentanti delll’Anpi, l’Associazione partigiani di Cesano Maderno. A presentare l’iniziativa lo storico Fernando Bucchioni.
Profonda commozione al momento della testimonianza di Stefania Camisasca, nipote di Luigi Camisasca, che ha parlato del dolore vissuto da tutta la sua famiglia per la tragica fine dello zio, giovane artigiano, arrestato l’11 settembre 1943 e morto l’anno seguente nel campo di Schweinfurt. Tanti i cittadini intervenuti, insieme alle autorità, tra cui numerosi assessori e consiglieri comunali. Presenti le associazioni combattentistiche con i labari e il gonfalone comunale. Protagonisti della cerimonia gli studenti delle scuole Minotti, Galilei e Salvo D’Acquisto, accompagnati dalle loro insegnanti e dirigenti scolastiche, che hanno presentato i bellissimi lavori realizzati per ricordare Luigi Camisasca. L’assessora Morazzi ha poi consegnato alla vicina scuola Minotti il certificato d’adozione della Pietra d’inciampo, la settima posata in città.
Poi il corteo fino all’ingresso del parco di via San Bernardo, la posa della Pietra d’Inciampo su cui è stata deposta una rosa bianca e l’inaugurazione della targa con la storia di Luigi Camisasca. Infine, l’”attenti” e il minuto di silenzio chiamato dall’Associazione nazionale carabinieri.
(foto: un momento della cerimonia)
04022025