SARONNO / CERIANO LAGHETTO – La proprietà della Gianetti ruote non ha aderito al “tentativo di conciliazione” richiesto dai sindacati e che ha portato le parti a comparire, ieri, davanti al giudice del tribunale di Monza, dopo una prima udienza preliminare del 17 agosto. Il procedimento era stato avviato da Fim, Fiom e Uilm dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimenti di Ceriano Laghetto e l’avvio del licenziamento collettivo di tutti i 152 addetti, lo scorso 2 luglio. La società, che fa capo ad un fondo d’investimenti tedesco, ha fatto sapere di avere concordato con il Ministero per lo sviluppo economico la cassa integrazione straordinaria, ma per cessazione attività. Dovrebbe restare in vigore per un anno. Una ipotesi respinta dai sindacati, che ora hanno anche chiesto chiarimenti al Ministero per lo sviluppo perchè, come ricordato da Pietro Occhiuto, segretario provinciale Fiom Cgil, “si era parlato di un impegno del Mise per fare proseguire la produzione e salvaguardare l’occupazione”.

I sindacati hanno dunque richiesto un incontro urgente al Ministero per fare il punto della situazione dopo che nei giorni scorsi dal Mise si era invece prospettato la concessione di una cassa speciale per 13 settimane al fine di verificare l’eventuale subentro alla Gianetti di nuovi proprietari, visto che vi sarebbero aziende interessate. Il tutto in attesa di una nuova udienza al tribunale di Monza: i sindacati contestano che la proprietà abbiamo avviato il licenziamento collettivo senza compiere un percorso di ricerca di soluzioni alternative. Se il giudice dà ragione alla proprietà, dal 16 settembre i licenziamenti diventano effettivi, in caso contrario saranno revocati e l’iter dovrà ripartire dall’inizio.

Fondata nel 1880 a Saronno la Gianetti ruote ha oggi sede in via Stabilimenti a Ceriano Laghetto dove conta 152 dipendenti. Attualmente produce ruote per camion e per le celebri motociclette della Harley Davidson. E’ di proprietà di un fondo investimenti tedesco, che controlla anche molte altre aziende in svariati settori compreso quello dei giocattoli e del modellismo. E’ ferma dal 3 luglio quando è stata inviata la mail che annunciava lo stop dell’attività nello stabilimento cerianese e l’intenzione di procedere con il licenziamento collettivo.

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(foto: manifestazione Gianetti ruote davanti alla sede di Regione Lombardia a Milano)

10092021

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