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4 novembre, ieri le celebrazioni a Barlassina. Il messaggio del sindaco

BARLASSINA – Ieri le celebrazioni del 4 novembre a Barlassina, ecco il messaggio del sindaco Piermario Galli.

Carissimi,

celebriamo quest’oggi ufficialmente il 4 novembre, Festa dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate. Eravamo abituati a ritrovarci in tanti insieme, alla presenza della banda, di un folto gruppo di alunni e insegnanti della nostra scuola, delle autorità militari del territorio.

Pur non essendo possibili cerimonie pubbliche e cortei, è infatti quanto mai necessario oggi non passare sotto silenzio questa ricorrenza, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di unità. Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile, certamente il più difficile dal secondo dopoguerra, e il ricordo di chi nelle trincee della Prima Guerra Mondiale sacrificò la vita e permise di portare a compimento il sogno risorgimentale dell’Unità d’Italia, non può non provocarci un sussulto di responsabilità. Oggi l’unità nazionale a cui siamo chiamati è quella di una presa di coscienza che ciascuno di noi è responsabile dell’altro, che i nostri comportamenti non riguardano solo noi, ma hanno un risvolto sociale e quindi non possiamo e non dobbiamo pensare solo a noi stessi, ma pensarci dentro una comunità. Ci sono stati chiesti in questi mesi e ci sono ancora chiesti proprio in questi giorni e per le prossime settimane grandi sacrifici; certamente se ciascuno di noi dovesse guardare solo alla propria situazione, avrebbe probabilmente buoni motivi per eccepire, per invocare eccezioni, per volersi sottrarre alle restrizioni. Eppure è necessario che lo sguardo si allarghi e diventiamo consapevoli che talvolta è necessario sacrificare qualcosa di sé per il bene di tutti. Non so se tutto ciò che è stato deciso sia giusto, ma so che in questo momento serve una grande prova di unità e solidarietà per poter superare le difficoltà. In questo la ricorrenza di oggi ci è maestra: quando ricordiamo i nostri caduti non facciamo omaggio a valori legati al concetto di guerra, ma a valori che esaltano la profonda umanità del sacrificio, dell’eroismo, della dedizione. Lo stesso spirito di sacrifico che fece l’unità d’Italia va ritrovato oggi per costruire un’unità forse paradossalmente più difficile, quella di intenti, di sentirsi popolo. Ci sarà tempo per le analisi, le attribuzioni di responsabilità per eventuali errori, ma ora non possiamo dividerci, metterci gli uni contro gli altri, cedere a piccoli interessi di parte e di partito. No, questo è il momento dell’unità e di essere degni della storia che ci ha preceduto e che oggi ricordiamo.

Cari barlassinesi, io sono orgoglioso di come la maggioranza di voi ha reagito durante la prima fase della pandemia e dello spirito di coesione e solidarietà che ha dimostrato. Vi chiedo di continuare su questa strada perché solo insieme potremo farcela. Permettetemi un ultimo pensiero per le nostre Forze armate. Esse, sempre in prima linea, lo sono ancor di più in questo difficile momento, con la massima dedizione e professionalità. Come non ricordare i tanti ospedali da campo allestiti dall’Esercito, l’opera di tanti medici e infermieri dei corpi militari, il notevole impegno nei controlli e nel cercare di far rispettare le regole. A loro va ancora una volta la nostra profonda gratitudine. Concludo ringraziandovi per la vostra attenzione e con l’augurio che davvero possa prevalere in tutti noi uno spirito di unità e solidarietà che ci faccia attraversare al meglio questo tempo.

08112020

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