SARONNO – Ancora un’ottima prestazione, ancora un’ottima gestione della logistica ancora una grande attenzione per la meccanica. Così è arrivato il nuovo record di Daniele Restelli il saronnese che ha vinto la sua “sfida del sale” nella categoria MPS-AG su una moto Gilera modificata parzialmente carenata, nella cilindrata 50.
Ecco il resoconto della giornata di ieri
Sveglia e colazione leggera in hotel, ieri sera tutto il team si è riunito (io e il meccanico …) e abbiamo deciso che avremmo tentato un altro record sfruttando le possibilità offerte dal regolamento che permette di correre con la stessa moto ma senza la carenatura.
Quindi una volta arrivati nella zona ‘paddock’ mi sono iscritto con l’egida della Ama nella categoria ‘Modified Classic Gasoline’ ovvero moto Modificate, Classic (moto prodotte entro il 1981) Gasoline ovvero benzina normale. Anche in questo caso non c’erano record precedenti.
Dopo l’iscrizione ci rechiamo per l’ispezione tecnica che è stata molto veloce perché la moto e noi siamo ormai ben conosciuti da tutti gli ispettori…
Mi preparo quindi indossando tuta, stivali, guanti e casco e mi reco nella zona ‘pre start’ dove scopriamo che hanno cambiato il percorso, ovvero hanno deciso di utilizzare quello che sino a ieri era il percorso ‘international’ ovvero quello riservato alle moto più potenti.
Per noi non cambia molto in quanto dobbiamo comunque percorrere un miglio alla velocità più alta possibile…
Solita attesa all’ombra di un gazebo dell’organizzazione per cercare di limitare la fastidiosa calura.
Quando finalmente sventola la bandiera verde parto come tranquillità con attenzione e, come sempre il motore rantola e gorgoglia sino a quando non raggiunge un regime di rotazione di circa 6000/6500 giri, dopodiché inizia a salire con una progressione regolare sino a 9100/9250 giri ed proprio in quel momento che inizia il tratto di un miglio cronometrato. Amici americani ci hanno detto che il sibilo del nostro motore 2 tempi si sentiva forte e chiaro…
Arrivo al termine della prova, mi comunicano una velocità di circa 54 mph pari a circa 86 kmh, e ritorno al parco chiuso per avere il foglietto con tutti i dati: velocità in miglia, temperatura in gradi Fahrenheit, umidità in %, pressione atmosferica e altitudine ponderata in piedi. Tutti questi dati servono ai tecnici per regolare la carburazione del motore.
Ritorno quindi alla zona di partenza per fare il ‘return run’, incredibilmente dopo solo 4/5 minuti mi dicono di prepararmi e infatti riesco appena in tempo a fissare una telecamera sul braccio sinistro e parto. Stessa modalità, partenza tranquilla e solo quando il motore raggiunge il regime di rotazione corretto la moto scorre sul lago salato senza apparente fatica. Arrivo al termine del run, e quindi mi dirigo al parco chiuso. Registrano la velocità raggiunta e mi confermano che anche questa volta il record è fatto!
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