COGLIATE – “Non ci hanno convinto le spiegazioni fornite dal sindaco in merito all’acquisto del nuovo contenitore del verde” dichiarano i consiglieri della lista civica Uniti per Cogliate. “Dal punto di vista tecnico i passaggi illustrati al termine dell’ultimo Consiglio Comunale sono chiari. È sulle scelte politiche che nutriamo perplessità e dubbi.”

“Il contenitore carrellato da 240 litri con attacco a pettine viene introdotto per una questione di sicurezza lavorativa degli operatori. Non è un aspetto migliorativo del servizio per i cittadini. Il costo dell’acquisto è però a carico dell’utente”, ricordano i consiglieri Upc.

“Hanno detto che non si potevano creare disparità rispetto a chi non usufruisce del servizio. È sbagliato porre la questione solo in questi termini. Perché altrimenti si dovrebbe riflettere anche sul costo della raccolta del verde: distribuito sull’intera cittadinanza, anche su chi non ne usufruisce, perché ad esempio non ha un giardino. Questa potrebbe essere tra l’altro una strada da percorrere in futuro. Una strada non praticabile al momento, stando all’illustrazione fornita. Ma in prospettiva su quale direzione si vorrà puntare?”

È quanto si chiedono gli esponenti della lista di opposizione, che sul contenitore per la raccolta del verde hanno una posizione diversa rispetto alla scelta adottata dall’Amministrazione: “si poteva inserire la previsione di un acquisto da parte della società che gestisce il servizio, ovviamente facendo in modo che ciò non ricadesse di riflesso sul costo tariffario per l’utente. Ad ogni modo si sarebbe attutito l’impatto economico sulle singole utenze.”

“Utenze che – ricordano dalla lista civica – hanno visto già in questi anni un aumento del Piano finanziario del servizio, aumentato dal 2018 di quasi 120.000 € (da 616.400 a 736.146 € negli ultimi due anni, mediamente 19% a bolletta).”

“Il capitolato d’appalto prevede un “periodo transitorio” in cui vengono accettate altre modalità di esposizione (ad esempio con gli attuali contenitori). Così come si è operato per la raccolta da gennaio ad oggi, si potrebbe proseguire un “periodo transitorio” che permetta la predisposizione di una modalità alternativa o una gestione separata del verde, allora sì che si potrebbe parlare di equità.
In ogni caso si sarebbe potuto studiare qualche altra forma di convenzionamento con la società che, capace di organizzare più facilmente economie di scala, avrebbe potuto fornire il materiale a un prezzo davvero calmierato. L’Amministrazione ha parlato di un “prezzo convenzionato” con alcuni esercizi del territorio, ma non ci sembra si sia proceduto con bandi aperti a tutti gli operatori sul mercato per cercare davvero l’interesse migliore per il cittadino.”

(foto archivio)

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