COGLIATE – “In merito alla proposta del Centro Estivo organizzato dall’Amministrazione registriamo alcune criticità sulle quali intendiamo chiedere chiarimenti e fornire il nostro punto di vista. Conosciamo bene le difficoltà organizzative che i Comuni hanno avuto per l’elaborazione di questa attività, dovute al rispetto delle disposizioni e delle linee guida emanate da Governo e Regione sull’accessibilità degli spazi, la gestione dei gruppi di ragazzi, le condizioni igienico-sanitarie”.

Inizia così la nota della lista Uniti per Cogliate sull’organizzazione del Centro estivo comunale.

“Tuttavia riteniamo che si sarebbe potuto fare un investimento diverso e maggiore per fornire alle famiglie un servizio ancora più vantaggioso. La situazione è aggravata dal fatto che l’Oratorio quest’anno (per le problematiche organizzative cui abbiamo accennato) non svolgerà nella consueta forma il Grest, ma farà una proposta educativa rivolta ad numero ristretto di ragazzi di quinta elementare e prima media.

La questione numerica – ossia a quante famiglie poter garantire il servizio – è rilevante e strettamente connessa a quella delle strutture a disposizione. Nell’ultimo incontro che i nostri consiglieri hanno avuto con la Giunta, il sindaco aveva parlato della possibilità di utilizzare gli spazi della scuola media, della scuola elementare e della scuola dell’infanzia per lo svolgimento del Centro Estivo. Abbiamo letto dall’informativa che il Centro si terrà solo presso la struttura della scuola media di via Rimembranze e solo per 45 minori. Il cambio di valutazione sugli spazi da utilizzare è un primo aspetto sul quale chiederemo informazioni.

La seconda questione riguarda il costo di frequenza a carico delle famiglie. La quota, per un mese, è pari a 600 euro (per famiglie con bonus baby sitter) e 400 euro (per famiglie che non ottengono bonus baby sitter). A nostro avviso questo costo è troppo elevato. Abbiamo fatto un confronto con altri Comuni della Provincia e abbiamo riscontrato che alle famiglie viene chiesta una quota inferiore, che si aggira in media attorno ai 60 – 80 euro a settimana, in alcuni casi con fasce di riduzione in base all’Isee più consistenti.
Chiaramente i costi del servizio per il Comune sono alti. Ma occorre ridurre il più possibile la compartecipazione delle famiglie, che in questo periodo sentono già il peso della crisi e si trovano in difficoltà su più versanti.

Il Comune dovrebbe farsi carico di una quota maggiore di copertura dei costi, sgravando le famiglie. In Consiglio Comunale era stata approvata la nostra mozione che impegnava la Giunta a sostenere le famiglie con ulteriori contributi economici, valutando la possibilità di utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Crediamo che questo sia un ambito sul quale attivare quelle forme ulteriori di sostegno.

Un’ultima considerazione riguarda la tipologia di proposta: nella comunicazione pubblicata, al momento non ci sono informazioni specifiche sulle attività educative e ricreative che saranno organizzate per i ragazzi presso il Centro Estivo, sulle prestazioni offerte all’interno del servizio, sugli spazi (interni ed esterni) utilizzati.

Anche per questi motivi, abbiamo chiesto copia di tutti i provvedimenti adottati finora per l’organizzazione del Centro Estivo. Sempre in un’ottica costruttiva, pensando al bene dei nostri cittadini.

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