CERIANO LAGHETTO – COGLIATE – MISINTO – LAZZATE Una lettera inviata al presidente Giuseppe Conte e al ministro Roberto Speranza per chiedere un ripensamento sulla zona rossa o quanto meno un aiuto vero e corposo per le attività provate dalla chiusura.

E’ quella che hanno firmato ed invitato nelle ultime ore i sindaci Roberto Crippa (Ceriano Laghetto), Matteo Piuri (Misinto), Loredana Pizzi (Lazzate) e Andrea Basilico (Cogliate).

Ecco il testo integrale

Le scriviamo questa lettera nome dei Comuni di Ceriano Laghetto, Cogliate, Lazzate e Misinto dei
cittadini e delle attiviti commerciali del territorio che rappresentiamo per chiederle di tornare sui suoi passi e rivedere i contenuti dell’ordinanza fumata dal suo Governo, attraverso il Ministro Speranza, con la quale si inserisce Regione Lombardia in zona rossa.

L’inserimento di Regione Lombarda in zona rossa appare iniquo e inopportuno in questo periodo.

Consapevoli dell’importanza di sconfiggere questo virus il prima possibile e del fatto che non sempre sia facile prendere decisioni di questa portata, in questo momento particolare e delicato una ulteriore chiusura totale delle nostre attività commerciali potrebbe mettere in seria difficoltà tante di esse, portandole in molti casi alla chiusura definitiva con forti ripercussioni sulle loro famiglie.

II provvedimento che entrerà in vigore domani 17 gennaio penalizza tante piccole attività commerciali del nostro territorio che hanno sempre adottato tutte le misure necessarie, anche con ingenti investimenti economici, per salvaguardare la salute dei propri clienti e dei propri dipendenti e che certamente continueranno a rispettare regole e procedure se venisse data loro la possibilità di continuare a lavorare.

Le trasmettiamo quindi le nostre forti perplessità in merito alle decisioni prese dal Suo Governo nei confronti di Regione Lombardia e ci associamo al ricorso del Presidente Attilio Fontana chiedendole di rivedere questo provvedimento e i parametri che lo hanno motivato, per consentire alle nostre realtà commerciali di vivere questo momento con maggiore serenità.

Qualora rimaniate di dover lasciare Regione Lombardia in zona Rossa, la invitiamo a dimostrare maggiore responsabilità e vicinanza alte realtà imprenditoriali della nostra zona inviando immediatamente e realmente i ristori da voi promessi, che al momento non sono arrivati e che dovrebbero essere sicuramente di entità superiore.

Cordialmente

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