LAZZATE – La scuola primaria di Lazzate ha organizzato un laboratorio didattico a distanza con il Parco della Fantasia Rodari. Una sperimentazione ben riuscita che ha regalato agli alunni momenti di creatività e fantasia.

Ecco il resoconto delle insegnati

Tutti a casa, tutti a scuola e tutti in gita! Perché no? In queste settimane in cui non si fa altro che parlare di DAD, didattica a distanza, bisogna ingegnarsi affinché arrivi nelle case dei bambini e dei ragazzi anche un po’ di allegra fantasia, ingrediente necessario per allontanare, almeno in parte, il peso di questo prepotente distacco dall’ambiente scolastico. La scuola dietro a uno schermo non potrà mai sostituire quel calore umano che si vive in una classe, mancano gli sguardi, gli abbracci, le risate, le idee, i progetti, i pianti, i litigi, le proteste, le grida in mensa, i rimproveri dei bidelli, i saluti affettuosi della mattina e del pomeriggio, i disegni alle maestre, i bigliettini tra compagni e molto altro.

Quest’anno poi nessuno potrà fare la tanto desiderata gita di fine anno, che soprattutto a fine ciclo rappresenta un momento clou per coronare anni di vita insieme. Quando tutto tornerà “normale” si troverà il modo di recuperare il più possibile quanto era stato pianificato, ma perché non organizzare un’anteprima? Qualche insegnante ci ha pensato e in un momento in cui siamo tutti invitati a partecipare a tour virtuali di ogni genere, le maestre di alcune classi quinte della scuola primaria di Lazzate hanno pensato di attivarsi per proporre ai propri alunni un assaggio di quella che sarebbe stata l’uscita didattica a conclusione del ciclo della primaria.

In accordo con il direttore Alberto Poletti e la collaboratrice Roberta Tosoni del Parco della Fantasia Rodari di Omegna, la classe si è data appuntamento online lunedì 4 maggio e dopo aver guardato insieme la presentazione dei bellissimi luoghi del parco e dei dintorni, l’animatrice culturale Nella Cafagna ha guidato i ragazzi nel
laboratorio “Rodari giornalista”. I ragazzi, che stanno affrontando con l’insegnante di italiano proprio questo argomento, avevano preparato i titoli dei giornali da utilizzare e un oggetto di uso comune che è servito per creare un personaggio immaginario. Con le parole dei titoli invece hanno creato articoli di cronaca fantastici
che hanno fatto sorridere docenti e alunni. Un piccolo surrogato dell’uscita didattica che, grazie al potere della fantasia, ha regalato attimi di semplicità e libertà. A 100 anni dalla nascita del grande Rodari, valorizziamo ancora il suo insegnamento riguardo alla carica liberatorio della parola. La scuola deve sempre allenare e sollecitare il valore dell’immaginazione e utilizzarla come esperienza educativa in presenza e necessariamente anche a distanza.

10052020

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