LAZZATE – La richiesta di avere una sede in paese per Fratelli d’Italia Lazzate fa discutere il consiglio comunale. Da una parte l’interrogazione del capogruppo della Lega Marco Volpe, dall’altra il comunicato di Lorella Babetto, consigliere comunale di Fdi.

«Nella seduta di lunedì la nostra interpellanza dal titolo “Sede a Fratelli d’Italia a spese dei cittadini di Lazzate” ha avuto il merito di rendere noto un fatto di cui si parlava da qualche tempo nei corridoi della politica locale – spiega Volpe. Abbiamo avuto conferma dal sindaco di una richiesta, reiterata a più riprese anche in maniera insistente dopo un primo diniego, da parte del partito Fratelli d’Italia di Lazzate di una sede per il loro circolo che dovrebbe mettere a disposizione il comune, ovvero tutti i cittadini. Mai a Lazzate nessun partito politico ha mai avuto l’ardire di avanzare una tale richiesta, ognuno ha sempre reperito spazi propri, senza pesare sulle spalle di nessuno tanto meno del patrimonio pubblico del comune, che al contrario è impegnato da sempre a trovare e realizzare nuovi spazi per le associazioni di volontariato del territorio. È ancora più inaudito e scandaloso che tale richiesta avvenga in un periodo delicato come questo, dove, a causa dell’Emergenza Covid, tutti i comuni sono alle prese con il reperimento di ulteriori spazi pubblici per garantire il distanziamento sociale, pensiamo in particolare alle scuole e alle difficoltà che molte amministrazioni comunali stanno avendo nell’allestire le aule».

Risponde alle accuse Lorella Babetto: «La modalità di presentazione dell’interrogazione da parte del consigliere Volpe, con insinuazioni sulla condotta di Fratelli d’Italia Lazzate, faceva presagire una seduta turbolenta e accesa, ma mai mi sarei aspettata uno spettacolo tanto indecente e vergognoso: gli assessori Giuseppe Zani e Andrea Monti, alla mia richiesta di avere parola al riguardo, hanno urlato in aula “Non farla parlare!” rivolgendosi al sindaco. Pizzi, prima incerta sul da farsi, ubbidiva poi agli ordini dei suoi assessori chiudendo il consiglio e privandomi quindi del diritto di parola. Questo quanto successo. Sono sconcertata, allibita, questa non è la Lega di 30 anni fa, questa è qualcosa che non si può qualificare e prima o poi i cittadini lazzatesi se ne renderanno conto. È sufficiente che ogni cittadino di chieda: perché non è stato concesso il diritto di replica per fatto personale ad un consigliere? Perché il sindaco ha letto pezzi di regolamento (forse nella speranza di confondere e far addormentare il pubblico) anziché confermare che Fratelli d’Italia ha chiesto una sede a spese dei cittadini ossia gratuitamente? Semplice, perché non è vero! Perché non poteva confermare una menzogna! FdI ha chiesto quello che prevede il regolamento, spazi in convenzione, non gratuiti. Ma si sa, a volte, quando i consensi calano, si è disposti a tutto… anche a calpestare la democrazia negando il diritto al contraddittorio ad un consigliere di altra forza politica. Malgrado oggetto della discussione siano condotte a lui riferibili, si è disposto anche a scaricare palate di fango su persone oneste, pur di rimanere a galla. Io invito tutti i cittadini lazzatesi a visionare la seduta di consiglio appena sarà possibile. Mi amareggia molto che non sia evidentemente chiaro a questa maggioranza che amministrare Lazzate significa amministrare per il bene di tutti i cittadini, che votino o meno Lega. Ma forse è un’aspettativa troppo alta, per un’amministrazione che addirittura per il secondo anno consecutivo boccia la mozione su un simbolo contro il femminicidio come la panchina rossa… Si commenta da sé, un sindaco donna che ne fa un fatto politico su un argomento tanto delicato si commenta da sé. Ieri sera hanno impedito a me di parlare, domani potrebbero farlo con chiunque».

(in foto un momento del consiglio comunale)

08092020

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