LIMBIATE – A Limbiate, l’Anpi ha scelto di essere in piazza per ricordare pubblicamente all’intera città che il 27 gennaio, Giorno della Memoria, sia pure nell’osservanza della normativa anticovid, “ma bisognava esserci ed ha organizzato una manifestazione molto partecipata”. Nel Giorno della Memoria alle 10 in punto, come preannunciato, l’Anpi con una delegazione di una quindicina di aderenti a cui si sono aggiunti anche una decina di cittadini ha deposto un mazzo di rose sulla Pietra d’Inciampo dedicata alla deportata ebrea Elda Levi Gutemberger, prelevata dall’ospedale di Mombello e assassinata nel lager di Bolzano dagli aguzzini nazisti.

Dopo il breve discorso celebrativo del presidente dell’Anpi, Rosario Traina, in cui si è ricordato il senso della Legge istitutiva del Giorno della Memoria e il sacrificio di tanti antifascisti limbiatesi “che sopportarono il carcere, le torture e alcuni di loro anche la deportazione in vari lager del nord e dell’est Europa ci siamo recati nei due cimiteri della città per rendere omaggio ai deportati limbiatesi scomparsi negli ultimi anni. Nel cimitero di Limbiate centro, accompagnati da Paola, figlia di Romolo, e Daniela, nipote, abbiamo deposte delle eose rosse sui loculi di Romolo Parisio, deportato a Mauthausen; e di Luigi Parisio deportato a Bolzano). Nel cimitero di Pinzano, invece, abbiamo ricordato Carlo Mantica, deportato a Flossemburg”.

L’Anpi “sostiene l’importanza che, in questa data, bisogna parlare, legare quelle atrocità al risorgere di pulsioni fasciste e naziste, al diffondersi di sentimenti di odio razzista e omofobo. Ciò che è accaduto può ritornare. Ma non c’è nessun destino cinico, nessuna sorte prescritta. Dipende solo da noi”.

29012022

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