LIMBIATE – Ha inviato un quesito al Ministero delle Infrastrutture per avere alcune indicazioni sul da farsi, nel pieno rispetto delle regole: l’amministrazione limbiatese e la ditta che ha in appalto i lavori di realizzazione della nuova scuola sono ormai ai ferri corti.

Che questo matrimonio non sia mai stato benedetto dalle stelle lo si era capito da tempo: dopo una travagliata procedura d’appalto, nel 2018 la consegna dei lavori che ha portato però, dopo due anni e mezzo, alla sola demolizione degli edifici esistenti.

I continui “strappi” tra amministrazione e privato sta esaurendo anche la pazienza dei genitori, che attendono la nuova scuola del quartiere San Francesco da quando, nel 2016, l’amministrazione comunale si è aggiudicata un cospicuo finanziamento statale per abbattere il vecchio edificio con amianto e costruire un plesso moderno, ampio e funzionale.

Prima di Natale, il comune di Limbiate ha dato un ultimatum alla ditta incaricata di eseguire l’intervento, a cui sono stati concessi 35 giorni per un riallineamento al cronoprogramma della costruzione. Allo scadere dell’ultimatum, l’azienda appaltatrice ha fatto avere le proprie controdeduzioni al sindaco, che le ha rivelate in una lettera indirizzate alle famiglie del quartiere: “L’azienda ci chiede un’ulteriore proroga sulle tempistiche di realizzazione della scuola, una nuova anticipazione del 10%, pari a circa 435.000 euro, che si andrebbero ad aggiungere agli 870.000 euro già erogati in precedenza, la nomina di un Collegio Consultivo Tecnico, come sarebbe suggerito da una norma entrata in vigore nel mese di settembre”.

Il comune di Limbiate ha rigettato l’ulteriore richiesta di proroga dei tempi, ha rigettato l’ulteriore richiesta di anticipazioni e ha inviato un specifico quesito al Ministero delle Infrastrutture per avere la certezza di come operare in merito alla richiesta di nomina del Collegio Consultivo Tecnico che, secondo i legali incaricati dall’ente, non deve invece essere nominato in quanto la normativa è intervenuta successivamente all’aggiudicazione dell’appalto.

Ancora una volta, quindi, nessuna nuova certezza sulla data di chiusura di un cantiere e la speranza di vedere l’apertura del plesso per l’anno prossimo si affievolisce.

13012021

 

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