CERIANO LAGHETTO – La convocazione del consiglio comunale in piena fase di restrizioni per il coronavirus scatena le accuse della lista di opposizione Orizzonte Comune. I consiglieri della lista infatti avevano chiesto la convocazione di un consiglio comunale d’urgenza lo scorso 6 febbraio, richiesta però respinta dall’amministrazione con l’intenzione di economizzare sulle sedute. Ora l’accusa è quella di approfittare delle chiusure imposte dal Decreto della Presidenza del Consiglio per discutere temi spinosi a porte chiuse.
“In queste ore drammatiche per il Paese, chiamato a un sacrificio straordinario per affrontare e superare la minaccia del COVID-19, tutto ci saremmo aspettati meno che l’ennesima dimostrazione di torbidezza da parte dell’Amministrazione cerianese.
I Consiglieri di Orizzonte Comune, il 6 febbraio 2020, quando si era ancora lontani da questa situazione critica, hanno richiesto all’Amministrazione leghista un Consiglio Comunale Straordinario che permettesse di trattare temi percepiti come urgenti da tutta la cittadinanza: la sicurezza del Paese, i non ben precisati contributi comunali alla Citterio Editore SRL, la situazione di degrado del plesso scolastico di via Strameda, l’emergenza climatica, l’adeguamento del valore dei terreni e infine la possibilità di trasmettere in streaming le sedute del Consiglio Comunale.
Nonostante l’art. 39 comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali obblighi il Sindaco a convocare il Consiglio entro venti giorni quando richiesto da un quinto dei consiglieri, una decina di giorni dopo ci viene comunicato che “per economicità degli atti e oculato utilizzo delle risorse” il Consiglio non sarebbe stato convocato nei termini. Sdegnati, abbiamo fatto presente che le motivazioni addotte non erano sufficienti a motivare una dilazione, ma la cara Amministrazione non ci ha ritenuti meritevoli di una risposta.
I temi proposti, per quanto delicati, sono tutti temi che un’Amministrazione attenta deve avere sul tavolo, pronti per esser discussi di fronte alla popolazione. Ci sembrava evidente la volontà di prender tempo per non dar conto ai cittadini della reale situazione: volontà resa ancora più esplicita dai lavori di manutenzione improvvisati in fretta e furia alle Scuole.
Nel frattempo, l’esplosione del coronavirus nei nostri territori e il giro di vite del Governo sulle misure da adottare per prevenirne la diffusione, sembrava aver messo momentaneamente tutto tra parentesi. E invece si è rivelata una grande occasione per un’Amministrazione irresponsabile e vigliacca per continuare a nascondersi dai propri cittadini: è notizia infatti di ieri la convocazione, in barba al buon senso, del Consiglio Comunale per il 16 marzo.
A porte chiuse ovviamente, come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo 2020, così che i punti (che oltre a quelli da noi proposti comprendono la votazione del bilancio comunale) siano trattati ben lontani dalle orecchie dei cerianesi. Si tratta di una convocazione strumentale, e non regge neanche la scusa del termine ultimo per l’approvazione del bilancio, dato che è appena stato prorogato.
Il Consiglio potrebbe benissimo tenersi dopo il 3 aprile, a porte aperte, dando modo a tutta la cittadinanza di partecipare. Ma evidentemente la Giunta Crippa non ha il coraggio di affrontare questi temi di fronte ai propri elettori.
Orizzonte Comune non ci sta, e per questo richiederemo al Sindaco che vengano prese tutte le misure affinché il Consiglio abbia visibilità pubblica, per mezzo di una diretta streaming, così come previsto dallo stesso Decreto presidenziale. Nel caso queste misure non vengano prese ci adopereremo per garantire la trasmissione del Consiglio sui nostri canali di comunicazione.
Siamo stupiti e indignati da come questa Amministrazione si prenda gioco dei cerianesi con questi trucchi da furbetti della politica, e siamo stufi che la trasparenza sia una mera illusione anche in un momento in cui dovremmo tutti essere uniti. Basta”.

13032020

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