MILANO – Da oltre 1000 casi dell’altro ieri ai poco più dei 300 di ieri: il riferimento va ai “positivi” al coronavirus riscontrati in Lombardia. Una decisa riduzione, ma l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, invita a prendere questo dato con estrema prudenza: “A volte capita che una macchina che va in crash, vanno presi come gli exit poll, per verificare attendibilità vanno vista nell’arco di una settimana”.

Prosegue Gallera: “Il dato vero che è che dopo 15 giorni in quella che era la zona rossa di Codogno, c’è una non crescita o addirittura una riduzione della diffusione del virus, questo è un fatto vero che ci fa capire che la strada da seguire è quella; che i cittadini restino al loro domicilio come successo a Codogno e limitrofi, li i contagi si sono fortemente ridotti. E’ quello che dobbiamo are in tutta la Lombardia. Chi fa oggi il tampone è una persona che ha avuto febbra alta e si è ammalato, i risultati delle nuove infezioni li vedremo fra 10 giorni e se non faremo capire ai cittadini come comportarsi e ridurre il contagio fra 10 giorni non saremo più in grado di fornire le cure che vanno date ai cittadini”.

Nel Varesotto si è arrivati a 50 contagi, numero comunque modestissimo rispetto ad altre province lombarde.

11032020

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome