MILANO – Il bando da 7,5 milioni cofinanziato da Fondazione Umberto Veronesi e Fondazione Cariplo per sostenere progetti di ricerca finalizzati a individuare terapie per curare il coronavirus, la situazione sanitaria in Lombardia e la gestione dell’emergenza che ha costretto a raddoppiare in poco tempo i posti di terapia intensiva e, soprattutto, le azioni intraprese per il rilancio dell’economia. Questi i temi affrontati nel corso della videoconferenza cui ha partecipato il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala in collegamento con i giornalisti dell’associazione Stampa estera in Italia.

Al momento di dialogo e approfondimento hanno preso parte i corrispondenti di testate come ‘La Voce di New York’ e ‘Consortium News’ (Usa), ‘El Economista’ (Spagna), ‘Independent’ (Irlanda) ma anche Panoramica Latinomaericana (Argentina), News Market Taiwan e altri giornali e tv di Spagna, Germania, Serbia, Bosnia, Montenegro, Romania e Cina. “In Lombardia – ha evidenziato Sala – abbiamo dovuto fronteggiare uno tsunami: siamo stati i primi nel mondo occidentale ad affrontare l’emergenza coronavirus e il nostro approccio è caratterizzato dal fatto che abbiamo scelto di essere affiancati dalla comunità scientifica. Noi ci confrontiamo quotidianamente con tutto il mondo, incrociando dati e ricerche utili per individuare le migliori scelte finalizzate al contenimento della diffusione del virus”.
Fabrizio Sala, coordinatore della task force economia istituita dal presidente della regione Lombardia Attilio Fontana per l’emergenza coronavirus, si è anche soffermato sulle conseguenze provocate dalla pandemia sul sistema delle imprese.
“Regione Lombardia – ha detto il vicepresidente – ha bloccato tutte le tasse regionali, rinviando per il momento le scadenze dei tributi a maggio. Abbiamo da settimane, in condivisione con le altre Regioni colpite dal Covid-19, elaborato un piano di rilancio dell’economia presentato al Governo. Parte delle nostre indicazioni sono state accolte nel provvedimento da 400 miliardi varato ieri dall’esecutivo nazionale ma le maggiori difficoltà, nella nostra Lombardia, sono quelle che condizionano l’esistenza di un tessuto economico costituito prevalentemente da micro, piccole e medie imprese”. “Per funzionare veramente – ha chiosato il vicepresidente Sala – bisogna dare liquidità alle imprese e togliere burocrazia: se per avere risorse le aziende devono fare centinaia di pratiche non va bene. Noi abbiamo chiesto un commissario regionale come fu per ExpoMilano 2015 e più recentemente per il Ponte Morandi”.

Sui tempi per la ripartenza il vicepresidente Sala non si è sbilanciato: “Difficile ipotizzare date. Stiamo lavorando a un piano di rilancio dell’economia ma ora è presto, siamo in una tregua, non è finita la guerra. Quello che è certo è che la cooperazione internazionale è di fondamentale importanza per sconfiggere questa terribile catastrofe”.

10042020

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