MILANO – Un grido di allarme era stato lanciato anche dai responsabili del teatro civico “Giuditta Pasta” di Saronno e dai cinema saronnesi, e questi appelli – giunti da tutta la Lombardia – non sono caduti nel vuoto: la Regione ha deciso di stanziare 5.5 milioni di euro per interventi urgenti per lo spettacolo e la promozione culturale. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, con due delibere ha stanziato oltre 5,685 milioni di euro per interventi straordinari e urgenti nei settori cultura e spettacolo.

In particolare 3.384.500 euro vengono assegnati alle fondazioni
partecipate che operano nell’ambito dello spettacolo (Fondazione
Teatro alla Scala, Fondazione I Pomeriggi Musicali, Piccolo
Teatro – Teatro d’Europa, Centro Teatrale Bresciano, Fondazione
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano e
Fondazione Teatro Grande di Brescia). E’ inoltre previsto un sostegno al progetto Opera Lombardia pari a 517.500 euro; ma anche un acconto dei singoli contributi, per la programmazione 2020, ai Teatri di Tradizione, ai Circuiti di Spettacolo dal Vivo, alla produzione teatrale, al Festival di Musica e Danza, alla promozione educativa culturale, al Centro Nazionale di Produzione della Danza Dancehouse e alla Fondazione Cineteca Italiana di Milano.

Nella seconda delibera, la Regione ha assegnato 510.000 euro per
il sostegno alle attivita’ annuali 2020 di tre fondazioni museali
partecipate: le ‘Stelline’, la ‘Triennale’ e il ‘Museo Nazionale
della Scienza e della Tecnologia’.

Galli: vicini a imprese del settore, anticipati 4 milioni di euro – “Con queste due delibere Regione Lombardia, ancora una volta – ha detto Stefano Bruno Galli – ha dimostrato una concreta vicinanza alle imprese culturali in difficoltà. Dei 5,5 milioni di euro stanziati, quasi 4 saranno erogati in anticipo visto il momento di difficoltà causato dal Coronavirus che ha provocato la chiusura dei teatri e dei musei e la sospensione delle attività. Siamo intervenuti rapidamente perchè siamo perfettamente consapevoli delle condizioni in cui versano realtà culturali di assoluto livello, nazionale e internazionale, che solo questa grande Regione può annoverare. Al di là di tante chiacchiere, sono convinto che la cultura, con le attività ad essa connesse, possa imporsi come un’efficacissima leva per il rilancio sociale, etico e civile, prima che economico. Questo avvenne all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale quando, di fronte alla morte, alla sofferenza e alla distruzione, la cultura venne individuata quale strada maestra per uscire dalle rovine dell’umanità. Nacquero cosi’ splendide realtà come “I pomeriggi musicali”, che quest’anno celebrano i 75 anni di attività. Allo stesso modo la consideriamo noi, oggi, con l’emergenza Coronavirus in corso. E mettiamo la cultura al centro delle politiche di Regione Lombardia”.

21042020

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