SARONNO – Pubblichiamo le riflessioni del capogruppo del Pd Francesco Licata in merito all’imminente tornata elettorale a Saronno.

“Lo scacchiere sembra delinearsi ed in molti mi chiedono “Frà, cosa facciamo?” Smettiamo di lagnarci, questa è la prima cosa. Lasciare che le cose scorrano lente ed inesorabili è il peggior torto che si possa fare in primis a se stessi oltre che alla città. E se le cose oggi stanno così non è detto che lo debbano essere per sempre.

Sono convinto che chi ha le competenze, le risorse sia economiche che soprattutto culturali, il “know how” (bagaglio di esperienze) abbia il dovere morale di provarci, il dovere di fare qualcosa per la propria città.

Oggi la politica mostra spesso il suo lato peggiore, tra improvvisazione e approssimazione, dove in una logica di “non fare prigionieri” abbiamo perso il senso del rispetto. “Chi me lo fa fare?” è la domanda ricorrente.

Nella scorsa tornata elettorale, oltre ad 8 candidati Sindaco, ci furono 430 candidati consigliere. Solo 100 di questi presero più di 10 voti e la stragrande maggioranza di questi spari nel nulla dopo le elezioni, dal giorno alla notte, sciolti come neve al sole.

Sacrificio, fatica, spirito di abnegazione ,costanza, tanto coraggio ed un briciolo di sana follia. Solo chi ci prova sa cosa significhi rimanere nella mischia e muoversi in un campo di battaglia insidioso, ma sa altrettanto quanto sia inarrivabile la soddisfazione di essere riuscito a fare qualcosa di buono per il posto in cui vivi, che ti appartiene, e quanto sia bello il sorriso sincero delle persone (spesso sconosciute) quando ti stringono la mano e con gli occhi ti sussurrano “Grazie, continua così”.

“Me ne occupo” (“I care” diceva Obama). Questo è quello che vorrei sentir dire ai saronnesi, vorrei che le menti migliori siano parte della soluzione, non del problema. Io ci sarò, e voi?”

21022020

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