MILANO – “I casi sono circoscritti e non frequentando ristoranti o negozi cinesi presenti sul nostro territorio si finisce per danneggiare tutta l’economia”.

Lo ha detto Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia, nel corso dell’iniziativa ‘Il Te’ dell’Amicizi’round, promossa a Milano in un ristorante cinese per dire no alla psicosi che ha portato alcuni italiani a disertare la cucina cinese. Presenti anche la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, l’eurodeputato Massimiliano Salini, il consigliere del Comune di Milano Franco D’Alfonso, la console generale cinese aggiunta a Milano Wang Huijuan e Sandro Chen, imprenditore cinese e amministratore delegato dell’azienda catena di supermercati Aumai.

“Dobbiamo smontare le fake news o notizie ingigantite. Dobbiamo far capire a tutti che la comunità cinese non deve essere demonizzata, anzi, va sostenuta ancora di più in un momento come questo” ha aggiunto Fabrizio Sala.

È di oltre 13 miliardi in nove mesi l’interscambio lombardo con la Cina sui 34 miliardi italiani. La Lombardia rappresenta, infatti, più di un terzo del totale nazionale (38,7%). L’import da solo vale circa 10 miliardi sui 24 nazionali (41%) e l’export 3 miliardi su 9 (33%).

“Ci auguriamo che presto in Cina riaprano fabbriche e scuole – ha proseguito Fabrizio Sala. Per la Lombardia la Cina è un grande partner economico con un forte interscambio commerciale ed è importante per noi dare un segnale di vicinanza al popolo cinese e di rassicurazione ai nostri connazionali, senza alimentare eccessi di allarmismi o psicosi ingiustificata”.

“Collaboriamo con la Cina sul piano economico e istituzionale e abbiamo bisogno che questo rapporto riprenda al più presto. Ci sono parecchie aziende italiane in Cina e ci sono anche imprenditori cinesi che hanno aziende italiane. Economicamente è fondamentale che tutto si risolva nel più breve tempo possibile” ha concluso Fabrizio Sala.




LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome