MILANO – Il bando aperto nei giorni scorsi da Regione Lombardia per il Terzo Settore, mette a disposizione 4,5 milioni di euro per strutture, associazioni ed enti che si occupano di volontariato. Un settore molto vitale e strutturato, e in costante crescita nella piu’ grande regione italiana: ‘segno di una grande vitalita’ ma anche testimonianza della vastita’ dei bisogni’. Ne ha parlato l’assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità di Regione Lombardia Stefano Bolognini (foto), ospite dell’approfondimento in trasmesso sulla pagina Facebook di Lombardia notizie online.

Nel 2019 finanziati 1.072 progetti – “Il bando e’ molto
importante e atteso – ha detto Bolognini -, fornisce un grande
stimolo, da’ grande energia positiva, con possibilita’ di partecipazione diversificate per sostenere le attivita’ svolte. Basti pensare che l’anno scorso abbiamo finanziato progetti per 1.072 enti e associazioni. Cio’ ci da’ l’idea del patrimonio straordinario che c’e’ in Lombardia ma anche dei bisogni che abbiamo e che hanno queste organizzazioni, che sanno trasformarli in opportunita”.

Durante emergenza covid nate nuove realtà – “Quest’anno – ha aggiunto l’assessore – abbiamo posto un’attenzione particolare alla attivita’ che sono nate, che si sono rese necessarie ed anche agli elementi organizzativi che l’emergenza Covid ha imposto al Terzo settore e alla sua organizzazione. Un esempio e’ il Banco Alimentare, come quello di moltissime altre realta’ lombarde che in quel frangente hanno svolto un lavoro straordinario”.

Il cuore grande dei lombardi – ‘In effetti – ha spiegato Bolognini – la Lombardia anche in questo settore e’ la prima regione d’Italia. Non solo ci sono 8.000 organizzazioni divolontariato, ma 1 lombardo su 7 circa partecipa a queste organizzazioni, fa del volontariato e il 20% dei cittadini sostiene economicamente, nelle forme piu’ diverse e da’ un contributo, a queste realta’. Una vitalita’ che il bando vuole assolutamente sostenere, magari facilitando dei percorsi che sono gia’ virtuosi, cercando di liberare ulteriori energie positive, anche professionalita’, sensibilita’, conoscenze del territorio e dei bisogni, cercando di creare le migliori condizioni perche’ possano fare ancora meglio quello che gia’ fanno”.

Come partecipare al bando – “Se un’organizzazione, un’associazione vuole avvicinarsi tecnicamente e fattivamente al bando – e’ intervenuto Davide Sironi, della direzione generarle Politiche sociali, abitative e Disabilita’ – puo’ farlo in modo semplice. Deve collegarsi al portale istituzionale di Regione, dove viene automaticamente inviato alla piattaforma, bandi on line, che consente di pubblicare i contenuti della loro proposta progettuale. Quindi per esempio un’associazione, che evidentemente deve essere profilata, puo’ accedere con la Carta nazionale servizi, o con la Spid, o con una profilazione personale (user name e password dedicati) che sono modalità oggi di uso comune quando ci colleghiamo ai servizi in rete”.

Un milione di euro in più – “Rispetto all’anno scorso – ha
detto Sironi – siamo passati a stanziare da 3,5 a 4,5 milioni di
euro e a offrire una copertura dal 70% all’80%. Questo e’ stato
possibile grazie all’ulteriore disponibilita’ del Fondo che è stato istituito con la riforma del Terzo settore nel 2007. Aggiungo che queste risorse sono capitate a proposito vista difficolta’ causata dall’emergenza che stiamo tuttora vivendo. Proprio per garantire un maggiore agio nella realizzazione delle iniziative abbiamo ridotto la quota di cofinanziamento degli enti. Dunque quest’anno i progetti saranno cofinanziati fino all’80 per cento. Le associazione percio’ dovranno partecipare con risorse proprie, che possono essere redditi da attivita’ volontarie equivalenti (la parametrazione e’ contenuta nel bando), per contribuire per la loro parte, oltre che con l’80% delle risorse che riceveranno quando il finanziamento sarà approvato”.

Domande per partecipare al bando entro il 31 luglio – Davide Sironi ha ricordato che le domande vanno presentate solo on line, con scadenza alle ore 12 del 31 luglio. ‘I progetti – ha
aggiunto – saranno approvati entro i primi giorni di ottobre e dovranno iniziare entro il 30 ottobre. Altra novita’ prevista quest’anno e’ la possibilita’ di una costruzione graduale del progetto. La scadenza del 31 luglio l’abbiamo inserita per avere degli elementi oggettivi per valutare la coerenza dei requisiti rispetto alle richieste del bando. Una volta che avremo pubblicato l’elenco dei progetti approvati, i proponenti potranno, in modo modulare, potranno procedere presentando un piano esecutivo, molto piu’ aderente pensiamo rispetto alla realta’ che troveremo appunto tra 4-5 mesi da ora. In questo modo potranno dettagliare meglio le attivita’ dei partner della rete, che andranno a costituire, e declinare in modo piu’ specifico attivita’ e iniziative che realizzeranno in un’ottica di maggiore flessibilita’ e aderenza alla capacita’ di rispondere ai bisogni’.

26062020

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