SARONNO – Dopo la cronaca delle serate il saronnese Marco Cenedese direttore creativo Italia per Fudge professional torna su ilSaronno per le classiche pagelle. Ecco il meglio e il peggio della settantesima edizione della kermesse. 
Appena terminato il Festival di Saremo andiamo a fare un piccolo resoconto tra il meglio e il peggio di quello che ci sarà da ricordare di questa 70° edizione.
MEGLIO
Sicuramente, almeno così si spera, ci ricorderemo del vincitore DIODATO che con il suo brano Fà rumore ha vinto il superando ben 23 suoi colleghi in gara.
PEGGIO
La lite tra Fiorello e Tiziano Ferro, quest’ultimo si è lamentato della sua posizione in scaletta che lo visto esibire troppo tardi nelle prime due serate dando di questo una parte di colpa ai tempi lunghi da parte dello showman. Tiziano arrivato a lanciare un hashtag #fiorellostattezitto direttamente dal palco ha scatenato non solo lira dei suoi fan contro Fiorello, ma lo stesso si è sentito risentito dalla cosa dichiarando lui stesso: “Tiziano Ferro ha scatenato una campagna d’odio contro di me”. Situazione poco dopo “sistemata” con un selfie degli stessi due riportante in didascalia “pace fatta”. Si sarà davvero sistemata, o forse è stato un buon modo per placare le polemiche?
MEGLIO
La direzione e conduzione di Amadeus ha regalato al festival un’aria nuova. Serate ricche (forse fin troppo) di ospiti e cantanti, monologhi e balletti, interviste e chi più ne ha ne metta. Il festival è sembrato “più giovane” e gli ascolti gli hanno dato ragione, dalla prima serata dove il festival ha raggiunto circa 9 milioni fino a gli oltre undici milioni di persone per la finale. PEGGIO
La durata delle singole puntate.
MEGLIO
Emma conquista la miglior esibizione di Sanremo, una voce straordinaria, un’esibizione live carica di energia. Ripercorrendo tutti i suoi più grandi successi sanremesi ha confermato la sua potenza vocale e la sua forza. PEGGIO
Il regolamento di Sanremo è sempre molto complicato. La finale prevedeva 3 giurie; la demoscopica, la sala stampa, e il televoto. Televoto che pur se a pagamento non avrebbe mai garantito un grande influenza sul risultato finale. Ma andiamo a capire meglio. Nella quinta ed ultima serata di Sanremo 2020, la sala stampa del Festival vota Diodato, al primo posto. Lo seguono Francesco Gabbani ed Elodie, poi Tosca e Pinguini Tattici Nucleari, seguiti da Le Vibrazioni e Piero Pelù. Per la giuria demoscopica, nella quinta serata del Festival, avrebbe dovuto vincere Francesco Gabbani. Al secondo posto Diodato e al terzo Le Vibrazioni. Quarto posto per Piero Pelù, quinto per i Pinguini Tattici Nucleari. A seguire Elodie e Tosca, Irene Grandi e Achille Lauro. Per il pubblico da casa, nella quinta serata del Festival, il vincitore è Francesco Gabbani. Al secondo posto Alberto Urso, terzo posto per i Pinguini Tattici Nucleari. Poi Achille Lauro e solo quinto Diodato, il vincitore del Festival. Questo fatto, non è molto piaciuto al pubblico a casa che come si legge, avevo dimostrato attraverso il telefoto preferenza completamente diverse. Cambieranno qualcosa per il prossimo anno? chissà.
MEGLIO
Dopo i big, sono state le donne le protagoniste del palco di Sanremo. Ogni sera un’alternarsi di donne completamente diverse, con storie completamente diverse che hanno saputo affrontare il palco con la propria personalità ed eleganza. C’è chi ha ballato, chi ha cantato e chi com Rula Jebreal, con il suo monologo sulla violenza sulle donne, ha commosso tutto il pubblico. Il look migliore? Georgina Rodriguez. Elegante, seducente, sexy, tutto sapientemente dosato nella maniera giusta. Anche i capelli e il makeup bilanciati hanno messo la ciliegina sulla torta.
PEGGIO
Monologo di Benigni sul cantico dei cantici. Per quanto gli ascolti abbiano avuto un forte picco durante il suo monologo, i commenti sui social sono stati abbastanza duri; “lento”, “che sonno”, “buonanotte”. Forse da lui ci si aspettava qualcosa di cui parlare il giorno dopo come è sempre successo in tutte le grandi occasioni che lo hanno visto ospite.
MEGLIO.. o FORSE PEGGIO?
Elettra Lamborghini, Achille Lauro sono stati quelli più massacrati dalle critiche. Voi direte, bè se la sono cercata… Esatto. E’ questo lo spettacolo, nel bene o nel male l’importante è che se ne parli, e loro ne sono usciti vincitori da tutto queste chiacchiere. Interviste, gente appostato 24 ore sotto gli alberghi, insomma il duetto è stato inseguito per tutto il festival riscuotendo un successo davvero sentito tra le vie della città dei fiori. Sono sicuro che la scelta di Amadeus di scegliere due personaggi così non era basata sulla speranza di non stonare, bensì di portare al festival un pubblico più giovane oltre che tanto rumore.
PEGGIO
Due reunion importanti durante la kermesse. La prima, che vince il peggio, è stata quella trita e ritrita di Albano e Romina con special guest anche la figlia. Speriamo sia stata l’ultima volta. Nulla a che vedere con quella dei Ricchi e Poveri che hanno fatto ballare tutto l’Ariston.
IL PEGGIO DEL PEGGIO
Morgan e Bugo hanno dato il peggior contributo a questo festival, una cosa mai successa in 70 anni. (Avrei voluto vedere la reazione di Pippo Baudo davanti ad una cosa simile) Ma andiamo al racconto: Il litigio inizia già dietro le quinte poco prima di salire sul palco dove Morgan sostiene un complotto contro di lui da parte del festival e non solo, Bugo che invece lo invita a smettere, ma non sentendone ragione continua ad infierire anche con frasi infelici dirette proprio a Bugo. Una volta arrivati sul palco, dopo qualche tentennamento, l’esibizione inizia con qualcosa che non va, Morgan cambia le parole e riferendosi al Buio dice: “Le brutte intenzioni, la maleducazione/La tua brutta figura di ieri sera/La tua ingratitudine, la tua arroganza/Fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa/Ma tu sai solo coltivare invidia/Ringrazia il cielo sei su questo palco/Rispetta chi ti ci ha portato dentro/Ma questo sono io”. Da qui la reazione di Bugo di abbandonare il palco, immediato l’ingresso di Amadeus che tra l’imbarazzo viene raggiunto da Fiorello e insieme dichiarano la squalifica dal festival per i due.
Chissà cosa ci aspetta il prossimo anno, si vocifera per un Amadeus 2.0 ma ancora nulla di confermato.
Marco Cenedese da vent’anni si occupa di makeup e hairstyling. E’ diplomato all’accademia dello spettacolo di Milano e continua a studiare “migliorando cercando sempre di completare la mia figura professionale” che ama definire Beauty Consultant. “Moda, cinema ma sopratutto tv sono sempre state la mia passione – spiega raccontandosi – una realtà non sempre facile, di cui sono stato capace con sacrificio a far diventare il mio lavoro. Ho studiato a Londra, New York, collaborando al fianco di tanti artisti e lavorando con fotografi di tutto il mondo per tantissimi anni”. Da circa 5 anni è direttore creativo Italia per Fudge professional, marchio leader nella produzione e distribuzione (in 32 paesi al mondo) di prodotti professionali per capelli, dove si occupa dell’immagine e della formazione. Da un’anno è anche senior makeup artist per QStudio Makeup RP, marchio italiano di cui porta il nome la linea professionale di prodotti per makeup artist. 

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