SARONNO – “La giustizia e più in generale la Verità prima o poi vengono a galla. Usare degli sfortunati, mentendo su di loro, per un tornaconto elettorale è penoso e squallido. A tutti quelli che mi hanno ricoperto di insulti, quando ho preso le loro difese mando i miei più cari “bacioni” e ribadisco che per me sono solo medaglie che mi appendo orgoglioso sul petto. #notinmyname ora e sempre”. Così il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Francesco Licata, sulla vicenda della condanna alla Lega per i manifesti “anti-profughi” esposti a Saronno.

Già ai tempi, infatti, Licata era stato molto critico nei confronti della campagna del Carroccio contro l’arrivo dei profughi a Saronno (progetto poi tramontato a causa della inadeguatezza strutturale del plesso, ex scuola, che era stato scelto per accoglierli). Riportiamo uno stralcio del suo intervento di allora: “Da sollievo, in ogni caso, vedere che per fortuna c’e un’altra Saronno: una Saronno fatta di persone generose, una Saronno che sta vicina a chi soffre per la guerra o per la fame, una Saronno che chiama persone le persone, che chiama richiedenti asilo le persone che si rivolgono all’Italia in cerca di aiuto, che si apre all’accoglienza temporanea ed al sostegno concreto,una Saronno che collabora con le altre istituzioni e con il mondo dell’associazionismo. Noi siamo questa Saronno e non rimarremo silenti e passivi di fronte a tutto ciò, anche se questo ci può costare qualche voto. Perchè Saronno merita di più!”

06022020

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