MILANO – Un totale di 1,5 miliardi di euro nel triennio 2021-2023, provenienti da fondi regionali, nazionali ed europei, per oltre 70 iniziative strategiche a supporto della ricerca e dell’innovazione in Lombardia. È quanto prevede la proposta di Programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico (Pst) 2021-2023, approvata dalla giunta regionale lombarda su proposta del presidente Attilio Fontana di concerto con l’assessore all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, Fabrizio Sala, e trasmessa al consiglio per la definitiva adozione. Si tratta della seconda edizione del Pst che vede la luce in Lombardia, dopo la prima edizione 2018-2020. Il Programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico è uno dei principali strumenti di governance introdotti dalla legge regionale ‘Lombardia è ricerca e innovazione’ , con l’obiettivo di promuovere i temi della ricerca e dell’innovazione a supporto dei bisogni del territorio.

Risposta alle sfide globali

‘Il programma strategico – ha spiegato il governatore della Lombardia Attilio Fontana – traccia le linee di sviluppo della ricerca e dell’innovazione per rispondere alle sfide globali del nostro tempo, attraverso un approccio distintivo, che mette al centro di tutte le scelte la persona e i suoi bisogni. ‘Il Pst contribuisce inoltre a rispondere alle conseguenze economiche e sociali della crisi pandemica – ha proseguito Fontana – attraverso strategie che portino ad una ripresa rapida, solida e contribuire ad una crescita inclusiva e duratura nel medio lungo periodo’. ‘Il Pst – ha aggiunto il presidente Fontana – è frutto di un percorso partecipativo strutturato, che ha permesso di far emergere bisogni e priorità delle persone e del territorio direttamente dalla voce di chi lo abita in un periodo cruciale come quello dell’emergenza Covid-19′.

Sviluppo sostenibile

‘Ricerca e innovazione rappresentano elementi strategici per favorire uno sviluppo sostenibile, accrescendo il benessere della società e delle generazioni presenti e future’ ha commentato l’assessore a Istruzione, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia Fabrizio Sala.

Una rete virtuosa di condivisione delle conoscenze

‘La Lombardia – ha sottolineato Fabrizio Sala – vuole stimolare le attività innovative di imprese, università e centri di ricerca attraverso co-finanziamenti e misure fiscali complementari e sinergiche a quelle nazionali ed europee. Per la ripresa della competitività occorre un rilancio delle politiche di innovazione, in aree prioritarie come la manifattura avanzata, le scienze della vita e la sostenibilità’. Il Programma strategico analizza i megatrend che incidono sulla vita di tutti noi: dall’invecchiamento della popolazione alla crescita dell’urbanizzazione, dal cambiamento climatico alla quarta rivoluzione industriale.

Gli 8 ecosistemi del Pst e le 5 aree prioritarie  

Il Programma individua poi, in Lombardia, 8 ecosistemi su cui incidono le 70 iniziative attivate da tutte le Direzioni Generali di Regione Lombardia attraverso il Pst: nutrizione; salute e life science; cultura e conoscenza; connettività e informazione; smart mobility e architecture; sostenibilità; sviluppo sociale; manifattura avanzata. Arriva così a individuare 5 aree di sviluppo prioritarie, su cui concentrarsi e agire in modo coerente e complementare con le 6 missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con il Programma regionale Fesr 2021-2027:

1. trasferimento tecnologico e di conoscenza: l’obiettivo è stimolare lo sviluppo di un efficace intreccio di relazioni tra università, imprese, centri di ricerca, cittadini e pubblica amministrazione.
2. sviluppo del capitale umano per la ripresa di competitività, a seguito della crisi pandemica. L’investimento sul capitale umano risulta essere tra i più efficaci garantendo gli strumenti che puntano sulle competenze e sull’innovazione dei modelli economici e sociali e recuperando in modo inclusivo persone, talenti ed energie in funzione della ripresa e del rilancio.
3. utilizzo delle tecnologie digitali e dell’Ict di frontiera, per trasformare la Lombardia in un territorio resiliente e integralmente Smart. In questo particolare momento storico, sono tre i fenomeni strettamente interrelati che possono essere messi a valore per facilitare la trasformazione della Lombardia in una ‘smart land’: la crescita esponenziale nella capacità di interconnessione dei dispositivi; la disponibilità di una grande quantità di dati (‘big data’) – spesso distribuiti in forma aperta (‘open data’) e/o gratuita e lo sviluppo di tecnologie di analisi dei dati, anche mediante l’impiego di intelligenza artificiale.
4. sviluppo di infrastrutture di sistema: un’azione per il rafforzamento della capacità innovativa del territorio, che incida sulle condizioni abilitanti e favorisca ad esempio il potenziamento di infrastrutture di ricerca e piattaforme per la maturazione e trasferimento tecnologico e delle conoscenze.
5. sviluppo sostenibile: tema trasversale che coinvolge non solo la dimensione più strettamente ambientale, ma anche quella economica e sociale. ‘Un piano ambizioso e concreto – ha detto ancora l’assessore Fabrizio Sala – per fare della Lombardia un hub dell’innovazione in cui far emergere il nostro capitale umano e la capacità dei nostri ricercatori di mettere a terra tutti i progetti che vanno dalla medicina alla sostenibilità, dalla connettività alla manifattura avanzata’. ‘Vogliamo spingere sempre di più il connubio pubblico-privato – ha concluso – per valorizzare le competenze universitarie e legarle al mondo delle imprese per rilanciare l’economia del territorio con una ricaduta a livello nazionale e internazionale’.

Nel dettaglio, ecco gli interventi previsti nel Programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico in capo alla direzione generale istruzione, università, ricerca, innovazione e semplificazione di Regione Lombardia:
– 30 milioni per ammodernamento delle strumentazioni digitali nelle Università lombarde;
– 25 milioni per adeguamento delle infrastrutture pubbliche di connettività per lo sviluppo della tecnologia Blockchain e per la condivisione dei dati con gli attori lombardi in ottica di semplificazione di accesso alle misure e ai servizi pubblici;
– 19 milioni per supportare progetti di sviluppo di innovazione delle imprese lombarde;
– 15 milioni per la creazione di un centro di eccellenza per le scienze della vita per il tramite dei 4 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) pubblici lombardi;
– 13,5 milioni per nuovi accordi con le Università lombarde per la creazione di infrastrutture di ricerca mediante attrezzature o interventi strutturali;
– 12 milioni per la realizzazione del Centro di ricerca universitaria e sedi di laboratori di innovazione tecnologica per dare impulso allo sviluppo del distretto della scienza della città di Pavia;
– 10 milioni per la realizzazione di un’innovativa infrastruttura di supporto verso l’economia circolare con Università degli studi Milano, Politecnico di Milano, Università Milano-Bicocca, Università degli studi di Pavia e Cnr-Stiima (Istituto di sistemi e tecnologie industriali intelligenti per il manifatturiero avanzato);
– 4 milioni per un accordo attuativo con i 4 Irccs pubblici lombardi per la realizzazione di un progetto complesso di ricerca industriale e la costituzione di un ufficio di trasferimento tecnologico congiunto;
– 2 milioni per la realizzazione di nuovi laboratori per ricerca e sviluppo nella nuova sede operativa dell’Iit a Milano;
– 1 milione per sostenere le micro, piccole e medie imprese e i liberi professionisti nell’ottenimento di nuovi brevetti europei e internazionali.

(in foto: Fabrizio Sala)

06082021

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