SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la risposta dell’assessore Gianangelo Tosi sulla presa di posizione del candidato sindaco del centrosinistra Augusto Airoldi in replica alle dichiarazioni di cohousing sociale di Angelo Veronesi.

Le puntualizzazioni affidate alla stampa dal neo candidato sindaco Airoldi in merito al comunicato di ieri del consigliere Veronesi mi danno lo spunto per fare alcune precisazioni che non potrò fare domani in Consiglio Comunale, dal quale rimarrò assente per un impegno lavorativo inderogabile.
Correttamente l’ex presidente del Consiglio Comunale evidenzia le differenze tra housing sociale e co-housing ma l’aspetto innovativo del progetto sviluppato dal l’assessorato a me affidato, su indicazione proprio del Consigliere Veronesi, sta nel coniugare entrambi in modo coordinato ed unitario in una visione innovativa di ciò che l’Amministrazione mette a disposizione dei cittadini portatori di fragilità diverse.

In questo progetto siamo partiti dall’analisi dei bisogni del territorio che ricevono meno attenzioni. Il solo disagio abitativo, infatti, certamente problema sempre emergente e ben lungi dall’essere risolto, è oggetto, tuttavia, di svariate azioni dedicate: dalle case popolari ai diversi fondi di sostegno economico previsti dalla Regione. Ecco che, invece, altre fragilità come ad esempio quella degli anziani soli, piuttosto che quella dei disabili presi in considerazione dalla cosiddetta legislazione sul “Dopo di noi”, piuttosto che quella dei genitori separati rimasti privi di un alloggio ove ospitare i propri figli, richiedono interventi mirati ad aiutare chi si trova in quelle condizioni ad individuare un progetto di vita indipendente e sostenibile anche attraverso la condivisione di spazi. Ecco, quindi, che nell’X2 ci saranno abitazioni dedicate ai portatori di handicap che potranno essere condivisi tra due o, magari, tre soggetti in vista del mutuo aiuto che ciascuno potrà dare all’altro, così come ci saranno appartamenti dedicati a nuclei familiari in difficoltà che altrettanto potranno fornirsi reciproco aiuto, così come ci saranno appartamenti di minori dimensioni dedicati ad anziani o portatori di handicap soli ma in grado di provvedere a sé stessi in almeno parziale autonomia, così come ci saranno appartamenti dedicati a genitori, per lo più padri, freschi di separazione che necessitano di un spazio accessibile ed economicamente sostenibile ove ospitare all’occorrenza i figli in vista della costruzione di un nuovo percorso di vita.Il fulcro di tutto ciò sarà la presenza di un “amministratore sociale” che non si limiterà ad occuparsi dell’amministrazione dello stabile ma coordinerà le risposte alle necessità degli abitanti, l’aiuto che ciascuno potrà dare agli altri, i momenti socializzanti o risocializzanti da condurre in un grande spazio comune che sarà messo a disposizione anche del quartiere e così via.
Ed il motivo per cui si è pensato allo strumento della concessione anziché a quello dell’appalto è che con questo mezzo l’Amministrazione potrà meglio interagire con l’ente concessionario, concordando i percorsi ma soprattutto indicando i soggetti o i nuclei da accogliere.
Migliori indicazioni saranno, comunque, fornite domani in Consiglio Comunale dal Funzionario che ha costruito il progetto, in sostituzione del Dirigente.

14022020

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