SARONNO – Colpo di scena nella vicenda delle morti sospette dell’ospedale di Saronno. Ieri la Cassazione ha annullato la sentenza di condanna a 30 anni di reclusione per Laura Taroni, l’infermiera di Lomazzo accusata di essere responsabile della morte del marito, l’agricoltore Massimo Guerra, e della mamma Maria Rita Clerici tramite la somministrazione di dosi eccessive di farmaci, quando lavorava nell’ospedale di Saronno, in concorso con il medico Leonardo Cazzaniga, con cui aveva una relazione.

La mancanza di alcune pagine all’interno delle motivazioni della sentenza hanno consentito ai suoi legali di ricorrere alla Cassazione. In sostanza, nel testo delle motivazioni della sentenza di Appello mancano 13 pagine, che non sarebbero state accluse per sbaglio.

Ieri la prima sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza emessa nel luglio dello scorso anno dalla Corte d’assise d’appello di Milano. Contestualmente è stato disposto un nuovo processo davanti ad un’altra sezione della Corte milanese. In attesa delle motivazioni la donna resta in carcere.

(foto archivio)

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