SARONNO – Il contenuto dell’ordinanza del sindaco Alessandro Fagioli, quella relativa alla sospensione del mercato mercoledì scorso nell’ambito delle iniziativa contro la diffusione del Coronavirus, ha sollevato un vero polverone a livello nazionale, per quanto riguarda i “conteggi” sul possibile, teorico ma in realtà inverosimile tasso di mortalità in città. Sulla vicenda, rilanciata dalla stampa nazionale, ora l’intervento del consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato (foto), la pubblichiamo integralmente.

La frittata saronnese è fatta

A bocce ferme, riflettiamo insieme sul più grande errore di comunicazione della storia saronnese. Senza meschino compiacimento, senza il gusto di spargere aceto su una piaga aperta, ma con la volontà di comprendere il come e il perché, allo scopo di evitare che il bug si riproduca. All’inizio fu la paura. La decisione era difficile, e il sindaco era consapevole che qualunque scelta avesse fatto (interdire il grande mercato del mercoledì o consentirlo) l’opposizione l’avrebbe attaccato. Dunque bisognava fornire delle solide motivazioni. Anzi, solidissime.
Poiché l’ intendimento del primo cittadino – da me, per quello che può valere, pienamente condiviso – era quello di evitare l’assembramento, e di conseguenza era prevedibile una crociata dell’opposizione a difesa dei commercianti, egli avrà allora interpellato il suo spin doctor. In realtà non so se il primo cittadino di Saronno abbia uno spin doctor, ma certamente ha avuto uno staff, forse ce l’ha ancora (non ne sono sicuro) e ha in essere o ha avuto in essere rapporti stabili con alcuni media che a pagamento narrano le sue gesta; ha infine Saronno7 che canta le lodi della sua Amministrazione.

Insomma è verosimile che qualcuno di questo variegato entourage abbia suggerito al sindaco: “andiamoci giù pesanti, in modo che non possano romperci le ***”. E poi abbia aggiunto: “ci penso io”, partorendo la raccapricciante affermazione dei possibili 1200 morti. Che se pure non fosse stata campata in aria, era meglio non partorirla, per ovvi motivi di prudenza e buon gusto. Propongo ora la seguente riflessione e i seguenti interrogativi. Il sindaco ha in giunta ben due avvocati, che si suppone abbiano uso di mondo e di penna. Ha fatto leggere loro la bozza dell’ordinanza? Ha altresì quale assessore alla Cultura una docente di scuola superiore, alla quale difficilmente sarebbe sfuggita una tale caduta di stile. Le ha chiesto un consiglio, quanto meno un parere? Penso che i primi come la seconda sarebbero prontamente corsi in aiuto: in fin dei conti, dei motivi di gratitudine nei confronti di Fagioli ce li hanno. E infine, ma soprattutto: perché mai i cittadini saronnesi devono stipendiare consulenti, giornalisti, e possibilmente anche assessori, per ottenere il risultato di far ridere di Saronno l’Italia intera?

Alfonso Indelicato
Consigliere comunale indipendente eletto a Saronno

27022020

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