MILANO – Dispositivi di protezione individuale e presidi sanitari per i posti di terapia intensiva sono stati gli argomenti affrontati dall’assessore al Bilancio, finanza e semplificazione di Regione Lombardia Davide Caparini che ha partecipato alla diretta Facebook trasmessa dalla pagina di Lombardia Notizie online nel tardo pomeriggio di giovedì. “La nostra ambizione di dotare, oltre al personale sanitario e i medici di medicina generale, gli operatori del socio sanitario e i farmacisti di quei dispositivi fondamentali per la loro sicurezza sul luogo del lavoro. Dall’inizio della crisi abbiamo emesso ordini per 61 milioni di mascherine di vario tipo”.

“Siamo vicini a 20 milioni di euro di donazioni raccolti in
pochissimi giorni – ha detto Caparini – Una grande dimostrazione di solidarietà da parte di tutti i lombardi che continuano a donare: impiegheremo queste risorse per l’acquisto di dispositivi di protezione per medici e infermieri e per l’acquisto unità intensive di cui sino a poche settimane fa non se ne parlava e che oggi sono un’esigenza vitale”. “Regione Lombardia grazie alla sua struttura di acquisti che si è strutturata in maniera esemplare, al punto che vi fanno riferimento altre Regioni e altri Paesi – ha sottolineato Caparini – sta acquistando le strumentazioni sanitarie per le terapie intensive che saranno utilizzate per i propri nosocomi e per l’ospedale che sarà allestito in Fiera a Milano nell’area dell’ex Portello”. L’assessore ha ribadito che “la mascherina è strumento di protezione. La malattia si combatte in ospedale ma anche fuori, proteggere se stessi significa proteggere anche gli altri, soprattutto chi è più fragile”.

Ad oggi, sono stati acquistati 611 letti per terapia intensiva,
il cui costo è di 2,5 milioni, 281 nuovi respiratori polmonari, che vanno a integrare quelli che la Protezione civile nazionale ci darà e 9.941 Cpap per la terapia sub intensiva. “E’ necessario lo sforzo di tutti – ha concluso Caparini – e la prima regola fondamentale è rispettare le regole”.

2032020

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