SARONNO – E’ arrivata la chiusura delle indagini, notificata ai 34 indagati, del secondo filone dell’inchiesta “Mensa dei poveri”. I pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri hanno chiuso l’ultimo filone di indagini sul sistema di corruzione emerso nel maggio scorso alla vigilia delle elezioni europee e che aveva coinvolto Nino Caianiello, ex coordinatore di Forza Italia con 43 persone tra politici, imprenditori e funzionari pubblici.

Tra i nomi che avevano fatto più clamore quello di Lara Comi, ex europarlamentare saronnese, a cui sarebbe stata inviata la notifica di conclusione delle indagini nelle ultime ore. Tre le accuse a suo carico per “l’emissione di fatture per attività professionali mai eseguite”, per la vicenda dell’addetto stampa e per aver preso denaro “quale dazione corruttiva” attraverso l’incarico affidato all’avvocato indagato. Tra i 34 destinatari del provvedimento, oltre a Comi, anche al volti noti come Paolo Orrigoni, titolare della catena di supermercati Tigros accusato di corruzione e il sindaco di Gallarate Andrea Cassani indagato per tubativa d’ast.

Cosa succede ora?
Nei prossimi 20 giorni i difensori degli indagati potranno chiedere di essere ascoltati o depositare memorie. Quindi sarà la volta della richiesta di rinvio a giudizio e sarà fissata l’udienza preliminare. Al momento è stata ipotizzata un’unica udienza dei due filoni il prossimo 12 novembre.

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