SARONNO – Il coordinamento locale di Forza Italia scende in campo per l’ospedale di piazza Borella e chiede, ridottasi l’emergenza coronavirus, di stabilire un calendario preciso di riapertura dei reparti “tradizionali”.

Forza Italia Saronno segue con attenzione e grande partecipazione le vicende dell’ospedale di Saronno, l’azienda più grande della nostra città, luogo di cura, di sofferenza e di guarigione da oltre 150 anni, presidio insostituibile della salute pubblica. Abbiamo preso atto e condividiamo le preoccupazioni sul futuro della struttura recentemente espresse dal Comitato per la difesa dell’ospedale, organismo del quale fanno parte anche personalità a noi storicamente vicine. Ieri si è appreso che è stato chiuso un reparto Covid 5 e che vi torneranno la neurologia e la cardiologia così come al sesto tornerà l’oncologia. Sono ottime notizie ma manca ancora un calendario preciso per la riapertura di tutti i reparti temporaneamente trasferiti a Busto a causa dell’emergenza Covid.

Operatori e cittadini hanno bisogno di certezze che solo la direzione dell’Asst Valle Olona può dare. Ci auguriamo che presto l’azienda comunichi anche quali investimenti intende effettuare in questa Fase 2 per rilanciare il plesso di Saronno che serve un bacino di circa 150.000 persone e numerosi comuni del circondario. A questo invito si unisce il sindaco di Origgio Mario Ceriani di professione medico e quindi particolarmente attento alle tematiche sanitarie. Come partito politico che fa parte della maggioranza di governo sia a livello regionale che comunale, ci impegniamo a interloquire con l’assessore Giulio Gallera – a cui va il nostro plauso per l’impegno profuso in questi mesi di straordinaria emergenza – e con il sindaco Alessandro Fagioli per quanto di rispettiva competenza al fine di assicurare al nostro ospedale un futuro di sereno e proficuo sviluppo a vantaggio di chi ci lavora con impegno e professionalità e di tutto il territorio.

Coordinamento cittadino
Forza Italia Saronno

(foto: gli esponenti locali di Forza Italia in una immagine pre-emergenza coronavirus)

22052020

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