SARONNO – Sfilza di reati, un peruviano è stato preso in consegna dai carabinieri e trasferito nel Centro di rimpatrio di Milano: verrà adesso rimandato nel suo Paese. Il tutto è stato, nelle scorse ore, l’epilogo delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Saronno ed in particolare di quelli della stazione di Gorla Minore. Il sudamericano, 38 anni, denunciato più volte per furto, rapina, resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale commessa nei confronti dell’ex coniuge, è stato scortato al Cpr di Milano da dove verrà rimpatriato. L’intervento si è svolto in collaborazione con l’ufficio stranieri della questura di Varese.

Continua intanto controllo sulla regolarità degli stranieri presenti nel territorio della provincia grazie al lavoro svolto dall’Ufficio immigrazione della Questura varesina sul territorio provinciale. Nelle ultime due settimane sono stati rifiutati i rilasci o rinnovi di 14 permessi di soggiorno per mancanza dei prescritti requisiti. È stato inoltre revocato un permesso di soggiorno per lavoro poiché è stato accertato che il datore di lavoro era fittizio, il luogo di lavoro era inesistente e sulla documentazione finanziaria del datore di lavore è risultato non essere stata emessa alcuna fattura nell’anno 2020. Si è inoltre appurato che le buste paga presentate erano state falsificate. Lo straniero è stato quindi denunciato per falso ed espulso dal territorio dello Stato con ordine di allontanarsi entro 7 giorni. Nello stesso periodo sono stati emessi 10 provvedimenti di espulsione nei confronti di altrettante persone rintracciate sul territorio da parte di personale della polizia di Stato, dei carabinieri e della polizia locale, nonchè controllate all’aeroporto di Malpensa dalla polizia di frontiera.

Sono in totale sette, poi, i provvedimenti eseguiti con ordini di allontanamento entro 7 giorni ed in particolare, uno di questi, riguarda un cittadino albanese che aveva appena terminato di scontare una pena ad anni 3 di reclusione per estorsione aggravata commessa con l’uso di armi comuni da sparo. Un altro provvedimento ha riguardato, invece, un cittadino nigeriano nato nel 1993, richiedente asilo, e considerato pericoloso in quanto già gravato da due sentenze di condanna per spaccio di sostanze stupefacenti e da altre due denunce per fatti analoghi, a cui pertanto è stato revocato il permesso di soggiorno. Infine, un cittadino messicano che si trova in carcere, dove sta scontando la pena di anni 4 di reclusione, verrà rimpatriato questa mattina in applicazione del decreto di espulsione emesso dal magistrato di sorveglianza di Varese.

13032021

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