MISINTO – Quando i carabinieri l’hanno fermato all’interno della sua abitazione aveva in mano le chiavi della macchina perchè voleva andarsi a costituire. L’82enne misintese che sabato pomeriggio alle 17 ha sparato al vicino di casa ha fin da subito collaborato con i tutori dell’ordine rispondendo a tutte le domande del primo interrogatorio che si è tenuto nella notte nella caserma di Seregno.

Ma facciamo un passo indietro. Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di sabato quando per far passare il mezzo degli spurghi Piuri, vicino dell’82enne, ha utilizzo una strada di passaggio tra le due abitazioni per i quali tra i due c’erano già state diverse liti e ruggini. Ne è andato un contenzioso in cui sono volate parole grosse. Più tardi il mezzo è nuovamente transitato davanti all’abitazione del 82enne ed è ripresa la discussione anche con un confronto fisico quindi l’anziano che rientra in casa e prende l’arma, una Beretta calibro 7,65, regolarmente detenuta. Poi la situazione è degenerata: una nuova uscita, un nuovo confronto e l’uomo che estrae l’arma e spara 5 colpi.

Mentre i vicini soccorrono Bruno Piuri, chiamando anche i mezzi di soccorso che lo portano all’ospedale di Saronno dove morirà alle 18, rientra in casa. Si cambia gli abiti e prende le chiavi per macchina per andare a costituirsi. In quel momento arrivano i carabinieri di Seregno che lo fermano, sequestrano la pistola e lo portano in caserma. L’uomo risponde alle domande dei carabinieri fornisce una ricostruzione dell’accaduto e a mezzanotte viene portato in carcere a Monza.

Ad occuparsi della sua difesa sarà Andrea Leo e Guido Braguti avvocati saronnesi che hanno assistito l’82enne nel primo interrogatorio. “Per la difesa valuteremo la situazione nelle prossime ore – spiega l’avvocato Leo – il prossimo passo sarà l’udienza di convalida che si terrà, presumibilmente tra martedì e giovedì. Il nostro cliente ha già risposto alle domande degli inquirenti e verosimilmente risponderà anche a quelle del Gip permettendo di chiarire ulteriori aspetti della vicenda. Nel corso dell’udienza dovrà essere valutata la misura cautelare in ragione dell’età dell’indagato e della sussistenza delle residue esigenze cautelari”

(foto: i carabinieri che lasciano con l’82enne il luogo della tragedia)

21062020

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