SOLARO – È stato avviato sabato 9 ottobre il percorso partecipato: “Tessiamo reti, generiamo valore!” La finalità è co-progrettare interventi inclusivi partendo da un percorso conoscitivo e formativo, al fine di sostenere le realtà del territorio di Solaro nella riflessione, nel confronto e nella progettazione del bar sociale di prossima realizzazione all’interno del polo culturale della nuova Regina Elena. Un progetto innovativo perché sarà incentrato sulla cura ed attenzione al prodotto, ma ancora prima sul processo inclusivo di progettazione. L’iniziativa viene avviata con il confronto su tre tematiche importanti per le persone con disabilità e per tutta la comunità: l’inclusione, il valore sociale della disabilità e la gestione dei beni comuni.

Gli incontri in tutto sono tre: il primo, a tema inclusione, è stato tenuto da Maurizio Colleoni; il secondo (sabato 23 ottobre dalle 10 alle 13) vedrà la partecipazione di Roberto Guzzi della Cooperativa Il Germoglio: Servizi e territorio, dell’agenzia per il lavoro – Consorzio Sir: solidarietà in rete e di Davide Stoppa e Daniele Calvani di Integra Sport Polisportiva Cassina Nuova sulla tematica del valore sociale della disabilità; il terzo (sabato 6 novembre dalle 10 alle 13) sul tema della gestione dei beni comuni con il contributo di Fabio Terrano di Mosaico Servizi Progetto Casa Nostra, Cristina Seveso della Cooperativa Il Grillo Parlante e Gaia Baschirotto della Cooperativa Stripes nonché volontari di Libera. Partecipano all’iniziativa: Terzo Tempo, Fondo Sirio, Fondazione Comunitaria Nord Milano, Comuni Insieme, Cooperativa Sociale Duepuntiacapo, La grande casa; Csdac Sviluppo Cognitivo, Consorzio Sir, Arca Service, Cooperativa Sociale Stripes, Cooperativa Sociale Nazaret, Extrachiosco e Immaginabili Risorse.

Dice il sindaco di Solaro, Nilde Moretti (nella foto, a sinistra): “Ho partecipato volentieri al primo incontro insieme ad assessori e consiglieri interessati dal progetto e devo dire che è stato un vero momento di confronto sul quale gettare le basi di un’opera alla quale teniamo moltissimo, quella del bar sociale. Durante la mattinata abbiamo seguito un’interessante riflessione sulla libertà che nasce all’interdipendenza e sull’inclusione per le persone con disabilità nella vita sociale con un ruolo di cittadini attivi. Tutto passa da un territorio attivo e attento. Siamo convinti che il percorso sia quello giusto per raggiungere una consapevolezza profonda del nostro progetto e non vediamo l’ora di portarlo a compimento”.

12102021

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