SOLARO – Sono in tutto 33 le persone di Solaro che sono risultate contagiate a in paese. “Alle 13 di venerdì 3 aprile, i dati di Ats purtroppo portano un nuovo decesso, il numero totale sale ufficialmente a quattro. Il numero complessivo dei contagi è di 33 mentre ci sono 23 solaresi in sorveglianza attiva. Per quanto riguarda la lotta alla diffusione dell’epidemia, il Comune di Solaro rinnova l’invito a seguire le restrizioni disposte dal Governo e prorogate sino al prossimo 13 aprile compreso” si legge in una nota comunale.

Sono state intraprese una serie di azioni anche a livello locale, come la formazione di un gruppo di volontari per la consegna di spesa e farmaci a domicilio alle fasce deboli della popolazione, la stesura di un elenco di commercianti locali disponibili alla consegna a domicilio ed un sistema di comunicazione massivo con la Protezione civile. Sono stati inoltre effettuati vari ordini per l’approvvigionamento di dispositivi per la protezione individuale. Altre iniziative seguiranno nei prossimi giorni.

Il sindaco di Solaro Nilde Moretti: “Purtroppo siamo costretti ad annunciare la scomparsa di un altro concittadino. Non ci sono più parole per descrivere il dispiacere, lo smarrimento ed il dramma che provo come sindaco e che proviamo come Amministrazione comunale per la perdita di ogni cittadino di Solaro. Martedì abbiamo ricordato le vittime con tre minuti di silenzio, un modo simbolico per dire, da parte di tutta la nostra comunità, che nessuno sarà mai dimenticato. Per quanto riguarda le mascherine, è giusto fare una precisazione su quanto è stato fatto. È in arrivo un ordinativo alla Farmacia Comunale e i pezzi a disposizione saranno venduti a prezzo di costo in numero non superiore di due a persona. Un altro ordinativo è bloccato a Roma per motivi indipendenti dalla nostra volontà, ma siamo all’opera per cercare di entrare presto in possesso e metterle altresì a disposizione dei cittadini. Con i precedenti quantitativi abbiamo ritenuto prioritario dotare gli agenti della polizia locale, i dipendenti comunali a stretto contatto con il pubblico, i volontari (che sono più di una sessantina), le famiglie in quarantena che hanno avuto casi covid-19 dimessi e chi si reca in ospedale per eseguire il tampone. Garantisco personalmente che siamo in stretto contatto con ognuna di queste persone o famiglie e cerchiamo di rispondere alle esigenze primarie di ognuno”.

03042020

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