SOLARO – “Poche ore fa in un consiglio comunale surreale in cui ci parlavamo da dietro gli schermi dei computer, chiusi nelle nostre case, ho proposto alle opposizioni di approvare il bilancio di previsione del comune”.

Inizia così l’intervento del presidente del consiglio comunale Gianfranco Morelli in merito al consiglio comunale tenuto ieri sera a Solaro in videoconferenza.

Ho chiesto una cosa assurda fino ad oggi: mai e poi mai la minoranza potrebbe sottoscrivere un’apertura di credito incondizionato nei confronti di chi governa e se pure non trovasse elementi validi di contrapposizione li inventerebbe, altrimenti non si capirebbe perché si sono presentati agli elettori come compagine alternativa.

Sapevo che non l’avrebbero fatto e non l’hanno fatto, e probabilmente non l’avrei fatto nemmeno io al loro posto. Ma hanno esitato, o così mi è parso.

E in quell’esitazione ho colto il segno del tempo che stiamo vivendo, il ripensamento che tutti ci coglie sull’importanza delle cose che abbiamo sempre fatto e sul modo in cui le abbiamo fatte.
E così anche il rito del distinguo dialettico più o meno capzioso, le liturgie paludate della politica, i trucchetti e le strategie di posizionamento ci appaiono nella loro pochezza in questa triste stagione dell’esistenza nostra.

Perché nulla sarà come prima e nulla è già come prima e già comincia a sembrarci senza senso ragionare con le categorie di ieri anche se ancora non sappiamo come ragioneremo domani.

Soprattutto la politica sarà vissuta con uno spirito diverso e quella crisi delle ideologie che si trascina da un ventennio e più, giungerà finalmente a compimento.

Avvertiremo forse allora il bisogno di un nuovo umanesimo che ci guidi nelle vite nostre e dei nostri figli, che dia senso nuovo al nostro stare insieme, che ci spinga a riavvicinarci senza timore gli uni agli altri. E a parlarci, senza lo schermo delle mascherine e dei nostri insensati pregiudizi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome