SARONNO – Sono raccolte in 673 pagine la motivazione della condanna all’ergastolo per Leonardo Cazzaniga, medico “veterano” del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, condannato per 10 omicidi in corsia, e per quelli di Massimo e Luciano Guerra, marito e suocero della sua compagna di allora, l’infermiera Laura Taroni. La sentenza della Corte d’Assise era giunta lo scorso 27 gennaio ed ora sono state rese note appunto le motivazioni.

E’ scritto che nella sentenza si è “tenuto conto dell’accentuato disvalore delle condotte perpetrate dall’imputato, come attestata dalla reiterazione dei reati, tutti commessi nel periodo dal novembre 2010 all’agosto 2014, quindi in un arco temporale piuttosto lungo. Il lasso di tempo di commissione dei reati contestati è simbolo tangibile di una spiccata pervicacia dello stesso imputato nella reiterazione dei reati”. Tutti gli omicidi sono stati compiuti tramite la somministrazione di farmaci. Per Cazzaniga, farmaci usati solo per ridurre le sofferenze di pazienti comunque destinati alla fine. Riguardo alla morte di Massimo Guerra, marito di Taroni, per i giudici del tribunale di Busto Arsizio ci fu una falsa diagnosi di diabete per convincere il malcapitato a farsi somministrare i farmaci che alla lunga l’avrebbero ucciso mentre riguardo alla morte del suocero della Taroni, sarebbe stato Cazzaniga a consegnare all’amante il Midazolam, farmaco che secondo una perizia ne avrebbe causato l’avvelenamento.

(foto: al centro dell’immagine, durate una udienza Leonardo Cazzaniga)

29042020

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