SARONNO – La piena del torrente Lura, per il maltempo di questi giorni, fa paura in via Filippo Reina: alcuni cittadini hanno chiesto al consigliere comunale indipendente Francesco Banfi di rendersi portavoce della loro preoccupazione.

“Le fortissime piogge che hanno interessato la nostra zona nella serata tra giovedì e venerdì hanno riversato nel torrente Lura molta acqua meteorica proveniente anche dal vicino comasco: potremmo quasi parlare di “piena”, improvvisa, forte al punto da poter essere devastante – riepiloga Banfi – Il Lura, lo sappiamo, entra nella nostra città dalla Cassina Ferrara ed esce verso Caronno Pertusella snodandosi tra vie, ponti, un percorso abbondantemente coperto sotto l’ospedale, un cammino costretto in argini che talvolta si rivelano non essere all’altezza. È questo il caso che accade in via Filippo. Reina all’altezza del civico 67: l’acqua arriva diritta e vigorosa dopo esser uscita all’aria aperta in via Tommaseo, aver passato i ponti delle vie Roma e Marconi, ma cambia bruscamente direzione di circa 90 gradi proprio in corrispondenza del civico 67, appartenente a un gruppo di palazzi edificati sul finire degli anni ’60. Questa sommaria descrizione farà forse immaginare come in sessant’anni di attività l’acqua abbia eroso una parte consistente dell’argine, determinando allagamenti e facendo pensare a crolli ora del vialetto carrabile di accesso ai box e ora di porzioni di fabbricati”.

Prosegue Banfi: “La situazione è nota all’amministrazione Fagioli almeno dal 2017 (a far data dei documenti) che ha pensato di rinforzare gli argini mediante il posizionamento di gabbioni contenenti sassi la cui installazione è stata affidata alla Protezione civile (determine 2017/832 e 20/2018). Non sono personalmente in grado di stabilire se l’intervento sia più compito da affidarsi ad una ditta specializzata piuttosto che alla Protezione civile, ma dai documenti emerge che l’affidamento a quest’ultima costerebbe (per ora) solo il costo dei gabbioni, circa 1400 euro.
Il lavoro, probabilmente per comprensibili difficoltà operative legate alla presenza dell’acqua in un punto che forma una pozza persino a Lura in secca, ancora non risulta essere stato eseguito.
Il filmato, però, dimostra l’impellente necessità. Necessariamente viene da fare il parallelo con la variante al Piano di governo del territorio relativa all’Aru 2 di via Volta-via Don Bellavita: per la Lega l’intervento privato è positivo anche perché permetterà di effettuare le necessarie sistemazioni degli argini grazie a paratie che salveranno gli orti (così si legge nella nota leghista) che sono posti all’interno di una curva, posizione che non fa accogliere completamente la forza erosiva. Tutta questa solerzia per punti meno delicati, ma l’intervento pubblico che deve salvare l’edificato esistente e che è noto da almeno il 2017?”


16052020

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