CERIANO LAGHETTO – “Occorre assolutamente scongiurare che i 152 dipendenti della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, licenziati dalla proprietà che non ha voluto sentire ragioni, finiscano in mezzo ad una strada. Stiamo parlando di 152 lavoratori con famiglia, uomini e donne che hanno lavorato  per un’azienda che era una grande realtà del nostro territorio. Persone, e non numeri, oggi tranquillamente scaricati dalla nuova proprietà, sorda ad ogni appello e responsabile di una decisione che ho contestato sin da subito e che ritengo inaccettabile”. Così il vicecapogruppo del Carroccio a Palazzo Pirelli Andrea Monti. Che spiega: “Chiedo che Regione Lombardia metta in campo tutte le azioni possibili per supportare i lavoratori oggetto della procedura di licenziamento collettivo. Per questo motivo oggi ho richiesto la convocazione urgente di un’audizione urgente in Commissione Attività Produttive del Pirellone, congiuntamente alla Commissione Consiliare Territorio e Infrastrutture, affinché venga trovata una soluzione per questa vicenda vergognosa”.

“Faccio presente”, conclude Monti, “che vi è già in atto la mobilitazione da parte degli Enti locali, a partire dal Presidente della Provincia di Monza e Brianza, e dei Sindaci Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Misinto, Limbiate, Varedo a supporto dei lavoratori. Chiedo pertanto che vengano convocati al Pirellone, oltre alle parti sociali, gli Assessori regionali al Territorio e a Sviluppo economico e Lavoro e Formazione. L’audizione congiunta consentirà inoltre di analizzare anche le prospettive future dell’area dove sorge l’azienda, nella speranza di mettere la parola fine ad una brutta pagina della storia produttiva dei nostri territori”.

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Fondata nel 1880 a Saronno la Gianetti ruote ha oggi sede in via Stabilimenti a Ceriano Laghetto dove conta 152 dipendenti. Attualmente produce ruote per camion e per le celebri motociclette della Harley Davidson. E’ di proprietà di un fondo investimenti tedesco, che controlla anche molte altre aziende in svariati settori compreso quello dei giocattoli e del modellismo. E’ ferma dal 3 luglio quando è stata inviata la mail che annunciava lo stop dell’attività nello stabilimento cerianese e l’intenzione di procedere con il licenziamento collettivo.

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