CERIANO LAGHETTO – “Da domenica 24 gennaio, per effetto della nuova ordinanza del Ministero della Salute, la Lombardia è tornata in zona arancione, con un allentamento delle restrizioni rispetto a quanto previsto dalla zona rossa. In questa situazione è consentita la circolazione dalle 5 alle 22 nello stesso Comune, una  visita al giorno a casa di parenti o amici nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi.  E’ possibile spostarsi in altri Comuni solo per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. E’ necessaria l’autocerficazione per spostarsi”. Lo ricorda il Comune in una nota.

E’ ripartita la didattica in presenza anche per le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado. Resta il divieto di consumazione all’interno di bar e ristoranti e nelle immediate adiacenze. Dalle 5 alle 18 permesso l’asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Riaprono i negozi al dettaglio. L’attività sportiva all’aperto è consentita purché nei confini del proprio comune.

La situazione del contagio a Ceriano Laghetto è stata aggiornata dal sindaco Roberto Crippa in apertura del consiglio comunale di lunedì 25 gennaio: sul territorio comunale ci sono 18 attualmente positivi, a conferma di un trend in continua diminuzione ormai da diverse settimane e con numeri ben lontani da quelli registrati in ottobre e novembre. Ci sono inoltre 185 persone a sottoposte attiva, ma in questo numero sono compresi i soggetti con sintomi da influenza stagionale. Insomma, un quadro decisamente più confortante rispetto a quello di qualche settimana fa. “Sono dati che fanno ben sperare ma che non ci devono ancora fare abbassare la guardia, nonostante le difficoltà e la stanchezza” -commenta il Sindaco Roberto Crippa. “Ormai sappiamo che l’unica via d’uscita concreta a definitiva è rappresentata solo da una efficiente  campagna di vaccinazione e per questo motivo dobbiamo tenere duro fino a quando raggiungeremo i livelli di copertura che ci consentiranno di tornare a quella normalità da tutti desiderata”.

27012021

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome