SARONNO / CERIANO LAGHETTO – Ritorna in tribunale, a Monza, il caso della Gianetti ruote: è stata fissata oggi, venerdì, l’udienza per la discussione presentata dai sindaco contro i licenziamenti di tutti i 152 dipendenti. Una istanza già respinta ad ottobre, ma contro quella decisione Fiom, Fim e Uilm hanno fatto ricorso e quindi la vicenda ritorna all’attenzione dei giudici. I legali dei sindacati contestano la regolarità della procedura di licenziamento, che era avvenuta senza preavviso e – secondo loro – non aveva rispettato le norme del contratto nazionale metalmeccanici.

Cosa potrebbe accadere adesso? – Nel caso il giudice che esaminerà il ricorso dovesse dare ragione ai dipendenti, i licenziamento sarebbero tutti annullati e si dovrebbe, eventualmente, ripartire da zero con tutto l’iter. C’è la possibilità che la storica Gianetti ruote riapra? In realtà l’attività produttiva è ferma ormai da tanti mesi ed il fondo tedesco che è l’attuale proprietario non ha mai manifestato l’intenzione di riprendere la produzione. Ma se i licenziamenti fossero annullato quanto meno per i dipendenti vi sarebbe la possibilità di fare ripartire gli “ammortizzatori sociali” e di avere più tempo per trovare una nuova collocazione.

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Fondata nel 1880 a Saronno la Gianetti ruote ha oggi sede in via Stabilimenti a Ceriano Laghetto dove conta 152 dipendenti. Attualmente produce ruote per camion e per le celebri motociclette della Harley Davidson. E’ di proprietà di un fondo investimenti tedesco, che controlla anche molte altre aziende in svariati settori compreso quello dei giocattoli e del modellismo. E’ ferma dal 3 luglio quando è stata inviata la mail che annunciava lo stop dell’attività nello stabilimento cerianese e l’intenzione di procedere con il licenziamento collettivo.

(foto: i lavoratori nel corso del presidio che si era tenuto nei mesi scorsi nei pressi della fabbrica)

28012022

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