CERIANO LAGHETTO – Un consiglio comunale straordinario sul caso della chiusura della Gianetti ruote: lo chiede la lista civica di opposizione a Ceriano Laghetto, Orizzonte Comune.

Ecco il comunicato della civica.

Dopo 110 giorni il presidio dei lavoratori Gianetti è stato smantellato su ordine della proprietà dell’azienda,
risultata proprietaria anche dello spiazzo su cui il presidio era collocato. I lavoratori, che ormai quasi 4 mesi
fa sono stati licenziati dall’oggi al domani con messaggi su Whatsapp ed email e che da subito si erano
organizzati per far valere i propri diritti stabilendosi di fronte alla fabbrica, la mattina del 22 ottobre hanno
trovato delle transenne a sbarrare loro la via di accesso al presidio. Dopo il mancato accordo con la proprietà
e il duro colpo della sentenza del Tribunale di Monza che ha confermato i licenziamenti, sembrano
allontanarsi le possibilità di una risoluzione positiva per i dipendenti a cui ora è anche stato tolto un
importante spazio per esprimere la loro voce.

Orizzonte Comune, che ha seguito fin dall’inizio la vicenda schierandosi apertamente dalla parte dei
lavoratori e organizzando eventi e manifestazioni di sostegno concreto, è fortemente convinta che mai come
in questo momento sia necessario mostrare la vicinanza delle isitituzioni. Crediamo infatti che sia
soprattutto in questo momento che chi ha reali possibilità di intervento debba prendere una posizione
decisa e dimostri che le capatine al presidio di questa estate non erano soltanto sfilate. Non è più tempo di risottate insomma, che se da un lato sono state di sollievo nelle difficili giornate dei lavoratori in presidio, dall’altra sono oggi diventate tristemente il simbolo della mancanza di un disegno concreto per aiutare i lavoratori e rivalutare l’area industriale. Si è nascosta sotto il tappeto degli eventi mondani, la polvere della mancanza di una progettualità politica.

Sono queste le ragioni per cui i consiglieri di Orizzonte Comune, nella mattinata di venerdì 29 ottobre, hanno presentato al Sindaco la richiesta di un consiglio comunale straordinario con all’ordine del giorno un unico punto: la creazione di un tavolo interistituzionale sulla crisi Gianetti Ruote. Già il mese scorso dagli stessi consiglieri era stata presentata una mozione di promozione e tutela dell’area industriale, rinviata però a data da destinarsi dall’Amministrazione. Ora non c’è più tempo da perdere. Dai banchi dell’opposizione, vogliamo da una parte richiamare al proprio dovere coloro che hanno iniziato a latitare quando l’epilogo sembrava esser segnato e dall’altra diffondere il concetto che solo attraverso un lavoro di rete fra tutti gli attori coinvolti è possibile raggiungere un risultato positivo. Vogliamo impegnare il sindaco e la Giunta a farsi primo motore di questo tavolo di lavoro, intorno al quale dovranno riunirsi le istituzioni comunali, provinciali e regionali, le forze sindacali oltre che le principali realtà produttive del territorio. Chiediamo un atteggiamento serio e responsabile da parte di tutti, come requisito minimo necessario per poter affrontare la crisi occupazionale generata oltre che l’ennesima dismissione di un’attività produttiva del territorio. Solo così i mesi di lotta dei lavoratori non saranno stati vani, solo così si potrà provare a trasformare il dramma del licenziamento in un’occasione per gli stessi lavoratori e in generale per il tessuto produttivo del territorio che necessita di una rivalutazione e una nuova e più strutturata tutela.

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Fondata nel 1880 a Saronno la Gianetti ruote ha oggi sede in via Stabilimenti a Ceriano Laghetto dove conta 152 dipendenti. Attualmente produce ruote per camion e per le celebri motociclette della Harley Davidson. E’ di proprietà di un fondo investimenti tedesco, che controlla anche molte altre aziende in svariati settori compreso quello dei giocattoli e del modellismo. E’ ferma dal 3 luglio quando è stata inviata la mail che annunciava lo stop dell’attività nello stabilimento cerianese e l’intenzione di procedere con il licenziamento collettivo.

(foto: i lavoratori nel corso del presidio davanti alla fabbrica)

31102021

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