CESANO MADERNO – Una rosa per esprimere l’affetto della città per i cesanesi vittime delle deportazioni nei campi di sterminio. L’altro giorno il sindaco Maurilio Longhin, nel corso di una cerimonia spontanea a cui hanno partecipato studenti e studentesse, ne ha deposte due: una sulla “Pietra d’Inciampo” dedicata a Clara Levi davanti alla scuola King, l’altra su quella intitolata ad Arturo Martinelli all’ingresso di Palazzo Arese Jacini, sede del Comune. Ha partecipato con i suoi studenti la dirigente scolastica del Primo Istituto Comprensivo, Maria Grazia Di Battista; presenti inoltre gli assessori Silvia Boldrini e Pietro Nicolaci, il presidente del Consiglio comunale Francesco Romeo, il consigliere Marco Violato, la giovane presidente dell’Anpi Valentina Tagliabue, il maresciallo Mirko Giandomenico della tenenza dei carabinieri, e poi gli Alpini, gli Avieri, l’Associazione carabinieri in congedo.

Lo storico Ferdinando Bucchioni ha raccontato le storie di Clara Levi e di Arturo Martinelli. Clara Levi, nata a Cesano Maderno, fu arresta a Bergamo, trasferita a Fossoli e di lì deportata prima ad Auschwitz-Birkenau e poi a Bergen-Belsen dove morì di stenti nel 1945. Aveva solo 16 anni. Una sorte tragica, condivisa da tutta la sua famiglia, la madre Emma, tre zie e la sorella Nora. Tornò dal lager solo la sorella Laura. Arturo Martinelli abitava a Cesano Maderno. Fu arrestato per la sua attività politica e condotto prima a San Vittore e poi a Fossoli. La madre fu malmenata dalle guardie e rischiò la vita per cercare di vederlo. Fu ucciso nel 1944. La Pietra d’Inciampo a lui dedicata è stata la prima ad essere posata in città, direttamente da Gunter Demnig, l’ideatore dell’iniziativa.

Il sindaco ha ricevuto in dono il ritratto di Clara Levi eseguito dagli studenti della scuola Minotti. Momenti di grande commozione, nel ricordo dei tanti la cui vita è stata spezzata in quegli anni terribili. “Auguriamoci di inciampare spesso in queste pietre, perché ci ricordano qualcosa che mai e poi mai dovrà essere dimenticato” rimarcano dall’Amministrazione civica.

29012022

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