BARLASSINA – Anche a Barlassina nei giorni scorsi le celebrazioni per la festa dell’Unità d’Italia e delle forze armate. Ecco il discorso del sindaco Piermario Galli.

Ringrazio le autorità civili, militari, i rappresentanti delle associazioni, don Giovanni, il Corpo musicale Santa Cecilia, il Corpo Musicale Giuseppe Verdi e i ragazzi della nostra scuola che hanno voluto celebrare questo 4 novembre speciale.

Si è svolto un toccante concerto in chiesa in cui abbiamo simbolicamente consegnato la cittadinanza onoraria al Milite ignoto e ricordato i caduti e dispersi barlassinesi di tutte le guerre. Questa mattina la commemorazione presso il monumento ai Caduti. Il cuore delle celebrazioni di quest’anno è stato appunto la concessione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, su proposta del Gruppo delle Medaglie d’oro al valor militare in occasione del centenario della sepoltura presso l’Altare della Patria. Ma perché tale decisione? Non è inutile concedere la cittadinanza ad uno sconosciuto per di più senza volto né nome? Per certi versi sì, se ci limitiamo alla pura razionalità, ma noi abbiamo bisogno anche di simboli, cioè letteralmente di qualcosa che ci tenga insieme. E questo soldato ignoto, che rappresenta i caduti di tutte le guerre, è certamente un simbolo. Un simbolo del sacrificio e dell’amore per l’Italia che ha portato tanti giovani a morire per garantire al nostro paese unità e libertà. Un simbolo di tutto lo strazio e di tutte le sofferenze che le guerre provocano, dove la morte annulla ogni differenza tra amici e nemici.

Il milite ignoto ci unisce perché ci richiama, ciascuno di noi e tutti insieme, ai nostri doveri di cittadini, perché ci ricorda che il fragore delle armi non risolve i problemi, ma trascina con sé dolore e sofferenza, perché ci impegna a costruire ponti e a lavorare per un mondo di pace e fratellanza, affinché la guerra venga definitivamente ripudiata, così come recita la nostra Costituzione. W l’Italia unita! W le nostre forze armate.

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