CESANO MADERNO – Saranno posate oggi le “Pietre d’inciampo” dedicate ai cesanesi Ettore Diotti e Mario Romanò, vittime della deportazione nei lager nazisti. La cerimonia, a cui parteciperà il sindaco Maurilio Longhin, si terrà in due momenti: alle 10 sarà posizionata la pietra alla memoria del binzaghese Diotti, in via Manzoni 20, proprio davanti alla casa dove venne arrestato; poi alle 11 sarà la volta della pietra dedicata a Romanò,​ a Cascina Gaeta, davanti al Monumento ai Caduti tanto caro alla sua famiglia, che è tra i promotori dell’opera. Saranno presenti i familiari e i rappresentanti del Comitato Pietre d’inciampo, dell’Anpi, delle associazioni combattentistiche, oltre allo storico Fernando Bucchioni.

Ettore Diotti, operario alla Breda, ​fu fermato proprio a seguito degli scioperi alla Breda del marzo 1944. Lo presero davanti alla bottega di famiglia in via Manzoni e lo portarono prima a San Vittore e poi a Bergamo da dove partì per Mauthausen. Morì il 3 aprile dell’anno seguente poco prima della liberazione del campo da parte degli americani.

Mario Romanò,​ inviato a combattere sul fronte greco-albanese, dopo l’8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania. Morì il 13 novembre 1945 in Moravia (ex Cecoslovacchia). Riposa nel cimitero di Cesano Maderno, dove i suoi resti furono tumulati al rientro in Italia nel 1996. Con domani saranno in tutto 5 le Pietre d’inciampo finora posate a Cesano Maderno dal 2019: la prima dedicata ad Arturo Martinelli, posata davanti al Comune, seguita da quelle per la giovanissima Clara Levi davanti alla scuola primaria Martin Luther King e per Leontino Bertaggia alla Snia. Ed ora le pietre alla memoria di Ettore Diotti e Mario Romanò.

19032022

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