LIMBIATE – “Fra astenuti (55,5%) e schede bianche e nulle (3%), quasi il 60% dei limbiatesi ha rifiutato la pertecipazione alla elezione del sindaco e del consiglio comunale. Un dato che dovrebbe preoccupare non poco la politica cittadina”. Così una nota della sezione cittadina dell’Anpi, l’associazione partigiani, a commentare le elezioni locali dello scorso fine settimana che hanno visto la riconferma del sindaco di centrodestra, Antonio Romeo.

“Solo meno della metà dei limbiatesi ha scelto che la nostra città debba continuare ad essere amministrata dal centrodestra. In certe zone solo un cittadino su tre degli aventi diritto è andato a votare. I vincitori hanno ben poco da esultare, gli sconfitti non sappiamo proprio di cosa si debbano congratulare con i vincitori – dicono da Anpi – Per noi, come Anpi, che abbiamo a cuore la tenuta democratica di un paese a cominciare dal suo momento più sensibile cioè quello della partecipazione elettorale si pongono grandi problemi da affrontare e altrettante grosse responsabilità di cui farci carico. Non siamo in presenza solo di una mancanza di senso civico da parte della maggioranza dei cittadini di Limbiate, ma di una vera e propria emergenza democratica di cui nel mondo politico locale, a sentire le dichiarazioni di vinti e vincitori, c’è poca consapevolezza e, invece, la riflessione su questo dato dovrebbe precedere qualsivoglia discorso”.

(foto archivio: sostenitori di Anpi Limbiate)

06102021

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