LIMBIATE – Giovedì 9 dicembre si è tenuta la prima riunione del neo eletto direttivo dell’Anpi, l’Associazione partigiani. scaturito dal congresso cittadino del 28 novembre. Il nuovo percorso imboccato dalla nostra sezione ha visto la composizione del direttivo rinnovato per il 50 per cento ed ha avuto la sua sintesi nell’elezione di Rosario Traina come presidente che sarà affiancato da Andrea Pellegata con il ruolo di vicepresidente ed Enrico Rossetti che dovrà gestire il finanziamento e il tesseramento. Tutte le scelte sono state approvate con votazione unanime.

Rosario Traina ha già ricoperto la carica di presidente dal 1999 al 2017 quando passò il testimone a Giuliano Ripamonti. In questi cinque anni ha rappresentato l’Anpi in qualità di presidente onorario e adesso torna alla responsabilità associativa per i prossimi 5 anni di vigenza congressuale.

Andrea Pellegata è figura molto nota in città fin da quando, negli anni ’90, fondò il “Palomar” nel parco di Mombello, un significativo e frequentatissimo spazio sociale e culturale. Ha svolto anche importanti ruoli amministrativi ricoprendo la carica di assessore.

Il nuovo corso che, nel congresso prima e nella riunione del direttivo poi, ha imboccato l’Anpi di Limbiate prevede che si vada verso la promozione di una organizzazione nuova, aperta, che possa affrontare anche con momenti di approfondimento e studio, temi e questioni di rilevanza locale, nazionale e internazionale attraverso la formazione di Gruppi di lavoro e di studio su varie tematiche che vanno dalla “memoria attiva”, alla scuola, ai viaggi, alla questione giovanile, alle relazioni con associazioni, partiti, movimenti e aindacati.

Sarà un’apposita riunione del sirettivo già calendarizzata subito dopo le festività natalizie ad ufficializzarne la formazione e definirne le competenze.

Rosario Traina:

L’Anpi come tutte le formazioni sociali, è un soggetto politico, ma mentre tutti i partiti sono soggetti politici, non tutti i soggetti politici sono partiti e infatti la nostra associazione rivendica il proprio diritto a fare politica, ma non sarà mai un partito ne mai si presenterà alle elezioni. Da chi poco conosce la storia dell’Anpi mi sento spesso rivolgere la domanda se ha senso, oggi, avere un’Associazione di partigiani adesso che la presenza di Partigiani si è ridotta a poche centinaia in tutta Italia. L’Anpi, fondata all’indomani della Liberazione, ha potuto mantenersi giovane perché ha saputo rinnovarsi attraversando tre generazioni. Il nostro congresso ha inteso valorizzare la terza generazione di antifascisti che si affaccia per la prima volta sulla scena culturale e politica dopo la prima generazione dei partigiani, delle partigiane e dei resistenti e dopo la seconda generazione che ha conosciuto i protagonisti della Resistenza, li ha frequentati ascoltando il loro racconto, che ha avuto l’opportunità di lavorare politicamente, culturalmente e operativamente con loro e di apprenderne il costume e gli insegnamenti e oggi regge nelle sue mani il governo dell’associazione.

Andrea Pellegata:

L’antifascismo non è un vezzo nostalgico o ideologico, ma è la risposta urgente ad un’ attuale e pressante necessità che chiama tutti e tutte a ritrovarsi, a riconoscerci nelle differenze e a scrivere una nuova pagina, unitaria e popolare, di resistenza: una storia collettiva, sociale e politica, per nutrire e a far lievitare lo spazio democratico, nel solco della lotta partigiana e in difesa della Costituzione. Questa è la scommessa dell’Anpi di Limbiate. E per questo sono onorato di farne parte e di condividere questa responsabilità.

14122021

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome