VARESE – “Non si tratta di una commissione per avallare teorie no vax, e nemmeno per mettere sulla graticola chi in quel periodo storico ha dovuto prendere scelte difficili. Ma sicuramente molto del modello di gestione dell’emergenza, della filiera di comando e di comunicazione reciproca tra Stato e territori, degli approvvigionamenti e dei veicoli legislativi usati, va migliorato”, lo afferma la parlamentare del Varesotto, Maria Chiara Gadda, deputata e segretario di Italia Viva Lombardia.

“Certo la maggioranza avrebbe fatto meglio a tenere anche le Regioni in questo monitoraggio. Giustamente le commissioni di inchiesta non devono sostituirsi alla magistratura, ma per loro natura possono dare un contributo e non a caso chi vi fa parte è anche soggetto al vincolo di riservatezza nel caso di audizioni secretate – aggiunge Gadda – Così per esempio è stato in passato per la commissione di inchiesta sui centri migranti, di cui ho fatto parte, che ha indagato sugli effetti della legislazione vigente, agevolati l’approvazione di nuovi strumenti legislativi come la legge sui minori stranieri non accompagnati, e persino segnalato alla procura strutture di accoglienza che non rispettavano i requisiti minimi di dignità delle persone e uso di soldi pubblici. Insomma, non si viva la commissione Covid come un atto di lesa maestà e tantomeno di rivalsa, sia un’occasione di buonsenso per rendere il nostro Paese più preparato a gestire le emergenze sanitarie”, conclude.

30072023

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